La magnetosfera terrestre, hanno spiegato i ricercatori americani, è come un enorme guscio invisibile che circonda la Terra, formando un’importante scudo protettivo in quanto deflette le radiazioni cosmiche provenienti sia dal Sole, sia da altre lontani sorgenti cosmiche. Senza di essa la vita sulla Terra non sarebbe mai esistita.
Per tanti anni ci siamo preoccupati del buco dell’ozono. Ora si scopre che c’è un buco, anzi due, nella magnetosfera terrestre; e che non si tratta solo di una curiosità da studiosi delle regioni immediatamente esterne all’atmosfera, ma di un fenomeno la cui comprensione ci aiuterà a proteggerci meglio durante tempeste magnetiche, quelle durante le quali il Sole scaraventa fiumi di particelle cariche sulla Terra e tutti i sistemi elettronici, dai satelliti ai telefonini, subiscono pesanti disturbi, fino ai black-out. La scoperta è stata fatta da scienziati americani della Nasa grazie ai dati raccolti da anni dai satelliti artificiali posti in orbita attorno alla Terra per studiare le interazioni fra il cosiddetto vento solare (in realtà un flusso di protoni ed elettroni emessi in continuazione dalla nostra stella), e il campo magnetico del nostro pianeta.
«Analizzando quei dati, ci siamo resi conto che, in alcune zone, la quantità delle particelle solari che entrano nella magnetosfera terrestre è notevolmente maggiore di quanto ci aspettassimo e che questo fenomeno è dovuto a due enormi varchi che lasciano penetrare un maggior flusso di particelle», ha spiegato David Sibeck del NASA Goddard Space Flight Center, durante l’ultimo meeting dell’American Geophysical Union che si è tenuto a San Francisco.
Mentre tutti i mezzi di informazione non hanno speso nemmeno una parola, la Commissione Europea presentò una relazione dove si parla del “crescente rischio che si verifichi un evento tecnologico, causato da una tempesta solare, di dimensioni catastrofiche” prevista tra il 2012 ed il 2013, che andrà a interessare le infrastrutture terrestri come le reti elettriche, di telecomunicazioni, navigatore satellitare e le banche.
Per il prossimo massimo solare previsto nel 2013 bisogna aumentare gli studi e le conoscenze di analisi sull’evento previsto in modo tale da avere una conoscenza di quello che potrebbe capitare da questo impatto meteorologico spaziale su alcune importanti infrastrutture. Il rischio di un possibile black out a causa della tempesta solare in arrivo è alta ed il rapporto evidenzia come la società non sia preparata a questo evento catastrofico, e per questo sta’ preparando delle linee guida da adottare come le comunicazioni alternative, in modo da essere preparati nel caso si verifichi una mega tempesta solare.