Curiosity il rover della Nasa che da un mese sta ‘gironzolando’ indisturbato su Marte, ha infatti raggiunto il cratere Gale ed è pronto a ‘bucare’ il suolo marziano per le analisi più approfondite, per le future indagini, si avvarrà di tutti gli strumenti di cui è dotato e la parte più delicata secondo i ricercatori, sarà proprio il passaggio dal prelievo di materiale all’inserimento nei punti di raccolta.
Le operazioni di studio si divideranno in fasi precise, dopo aver preso due campioni dal suolo, questi saranno prima agitati nella camera di trattamento per pulire le superfici interne, poi depositati su un vassoio per essere osservati dalle telecamere e a questo punto, una parte del materiale verrà inviata al Chemin (Chemistry and Mineralogy) e poi al Sam.
La prima, indica la parte del rover in cui è presente il sistema di identificazione dei minerali mentre la seconda, è lo strumento che identifica gli ingredienti chimici; questo passaggio è utile per capire se vi sono le condizioni per il proliferare della vita.
Per procedere con le analisi, Curiosity si è posizionato nella zona chiamata Rocknest, una zona che offre molto spazio per girare e scavare, terminati i lavori, il rover si dirigerà a est nella zona di Glenelg, dove sceglierà una roccia come primo obiettivo del suo trapano.