Se ne contano a migliaia e si estendono su una regione che va dalla Siria fino all’Arabia Saudita, possono essere notati solo dal cielo e sono praticamente sconosciuti al grande pubblico.
Cosa sono i “Cerchi di Pietra”, chi li ha costruiti e soprattutto a cosa servivano?
Vengono considerati dagli archeologi come la versione medio orientale delle più famose Linee di Nazca del deserto del sud del Perù, e ora con l’ausilio della mappatura satellitare e delle fotografie aerea in Giordania, i ricercatori stanno acquisendo nuove informazioni su questi misteriosi “Cerchi di Pietra” che sembrano avere le loro origini in un passato molto antico.
Gli archeologi impegnati nello studio hanno definito queste strutture circolari “Ruote di Pietra”, ne hanno contate migliaia e presentano una grandissima varietà di disegni con una caratteristica in comune, quella di presentarsi come un cerchio con dei raggi che partono dal centro.
“Le strutture in pietra che stiamo osservando in Giordania risultano molto più numerose, molto più grandi in estensione e molto più antiche delle Linee di Nazca” spiega David Kennedy coordinatore della ricerca e prefessore di storia antica presso la University Of Western Australia.
Lo studio di Kennedy rivela che queste ruote fanno parte di una varietà di strutture che occupano un territirio vastissimo e che sono composte da pareti e elementi misteriosi che si snodano per centinaia di metri, senza avere alcun utilizzo pratico apparente.
L’unico modo per accorgersi di queste misteriose ruote è grazie alla fotografia aerea e a Google Earth, in quanto le strutture sono praticamente invisibili da terra: “Per migliaia di anni carovane di uomini hanno camminato per questi territori senza rendersi mai conto dell’esistenza di queste strutture” afferma Kennedy.
Il ricercatore e la sua equipe sono molto perplessi circa l’utilizzo di queste antiche strutture, il problema è che nessuna di queste ruote è stata finora oggetto di scavo, cosa che rende molto complicato capire lo scopo per il quale sono state realizzate.
Dallo studio delle immagini gli archeologi ipotizzano che si possa trattare di antiche abitazioni o di cimiteri, ma per Kennedy nessuna di queste ipotesi è convincente: “Ci troviamo di fronte ad un’opera che è durata centinaia di anni, quindi deve esserci una qualche tradizione culturale che spingeva le persone a costruire queste strane strutture circolari”.