A Washington c’è una stanza, nella sede dell’Fbi, dove chiunque può consultare lo schedario virtuale con i più famosi casi del Bureau e, un pò a sorpresa, si è scoperto che i più gettonati non sono quelli dedicati ai grandi gangster come John Dillinger o Al Capone, bensì i file che parlano di ufo.
“Da quando abbiamo aperto, spiega John Fox, storico dell’Fbi il documento più letto è questo memorandum sui dischi volanti che tratta di una serie di ufo che sarebbero stati trovati dall’Air Force nel New Mexico”.
I numeri parlano chiaro: il documento sugli alieni è stato visto oltre un milione di volte, quello su Al Capone non è neppure nei primi 50, e il contenuto è decisamente interessante: i dischi volanti erano circolari, con un diametro di una quindicina di metri e all’interno c’erano tre extraterresti dall’aspetto umano, ma alti solo 90 cm e con tute metallizzate.
“Il documento spiega che non sono state fatte altre indagini, aggiunge Fox, perché era un’informazione non di prima mano, il che non significa che fosse necessariamente una bufala, cosa peraltro possibile, ma che era stata riportata da qualcun altro”.
Gli ufo, comunque, appassionano molto i frequentatori di questa ex stanza dei segreti, e dai memo dell’Fbi emergono molti elementi a favore dell’esistenza degli alieni.
Ma gli agenti federali, che negli anni hanno rischiato la vita inseguendo i più famosi criminali d’America, non nascondono una velata frustrazione per queste attenzioni speciali riservate ai fenomeni paranormali.
Ma, si sa, le suggestioni misteriose sono sempre più accattivanti, con buona pace di Al Capone e degli Intoccabili.