Durante la staffetta della fiamma olimpica prima delle Olimpiadi Invernali Sochi-2014 la fiaccola farà un viaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), anzi “compierà un’uscita” nello spazio aperto, se la passeranno l’un l’altro i cosmonauti russi Oleg Kotov e Serghey Riasansky che si aggiungeranno all’equipaggio della Stazione in Settembre.
Per portare la fiaccola olimpica in orbita la data della partenza dell’astronave Sojuz con l’equipaggio di turno dell’ISS sarà anticipata, la staffetta della fiamma olimpica prenderà il via a Mosca il 7 Ottobre, durante il percorso verso Sochi i corridori attraverseranno 2900 centri abitati visitando le 83 entità della Federazione Russa.
In relazione al viaggio spaziale della fiamma attorno alla Terra nella tappa terrestre della staffetta è prevista una pausa, per la staffetta saranno realizzate 14 mila fiaccole di colore rosso argenteo sotto forma di penna dell’uccello mitologico Fenice che porta fortuna, la fiaccola “spaziale” ha gli stessi parametri di quella terrestre e fino all’ultimo momento si manterrà intatta solo la suspence se sia capace di bruciare in modo regolare.
Il cosmonauta Alexandr Alexandrov, consigliere del Presidente del Consorzio Missilistico-Spaziale “Energia” (RKK), è dell’opinione che la presenza del fuoco vivente in orbita non è fantascienza ma un progetto tecnicamente realizzabile.
Ma la RosKosmos (Agenzia Spaziale Russa) ha deciso di non rischiare e di fare a meno del fuoco vivente in orbita, anche se, a quanto pare, nella fiaccola spaziale la fiamma in un modo sarà imitata.
A proposito, il problema di portare in orbita il fuoco vivente era stato sollevato ancora nel 1996 prima dei Giochi Estivi in Atlanta, nonché prima delle Olimpiadi di Sidney nel 2000, in entrambi i casi gli organizzatori avevano rifiutato questa idea e verso l’orbita circumterrestre erano partite con gli Shuttles le fiaccole con un’imitazione luminosa della fiaccola.
Oltre al cosmo nella staffetta del fuoco olimpico ci sono anche alcuni altri punti singolari del percorso, in particolare, si prevede di portare la fiamma alla cima dell’Elbrus, il punto più alto dell’Europa, al Polo Nord, nonché di farla scendere nel Lago Baikal fino ad appoggiarsi sul fondo ma per il momento non vengono divulgati dettagli sull’operazione subacquea che per complessità è paragonabile a quella spaziale.