Questa interessantissima foto scattata nel 1999 da Jean Pierre Haignere, un astronauta francese in missione a bordo della Stazione Russa Orbitante MIR, Haignere ha volato in due missioni dirette alla stazione spaziale russa Mir: complessivamente ha trascorso 209 giorni, 12 ore e 25 minuti nello spazio.
Dal punto di vista del dettaglio e della messa a fuoco, l’immagine è una delle migliori foto ufologiche mai scattate, chiaramente si tratta di un UFO (cioè, di un oggetto non identificato), dato che non esistono satelliti terrestri di forma discoidale.
Inoltre, la forma geometrica, il colore e i dettagli sembrano corrispondere con le descrizioni dei testimoni oculari di oggetti simili, lo sfondo scuro dello spazio fa risaltare maggiormente il metallo lucente dell’oggetto, eppure, quello visto in foto non è l’unico ufo ripreso in orbita da cosmonauti russi.
Esiste un caso meno conosciuto avvenuto nell’ottobre del 1963, quando i corrispondenti da Mosca dissero che una navicella spaziale messa in orbita da 3 cosmonauti russi fu circondata da uno formazione di dischi volanti, i cosmonauti, successivamente, dissero che tali oggetti emanavano dei campi magnetici così potenti da interferire con gli strumenti di bordo, tanto da rischiare di perdere in controllo della navicella.
Pochi anni dopo, nel 1965, i cosmonauti Pavel I. Belyayev e Alexei A. Leonov, furono inviati in orbita, la radio di Mosca annunciò che gli astronauti sarebbero stati impegnati in una missione di lunga durata, per testare gli effetti dello spazio sul corpo umano.
Ma dopo solo 18 orbite terrestri, la navicella con i due cosmonauti fu costretta a rientrare nuovamente nell’atmosfera terrestre, per poi precipitare in un landa innevata a circa 873 miglia di distanza rispetto alla zona di atterraggio prevista dal piano di rientro.
Nella conferenza stampa tenuta pochi giorni dopo l’accaduto, i due astronauti rivelarono di aver visto “un satellite” poco prima della catastrofe e di non aver potuto identificare, l’oggetto avrebbe colpito il veicolo spaziale russo, costringendo i cosmonauti ad un rientro d’emergenza, la notizia non fu divulgata in occidente, anche se i giornali di diverse parti del mondo ne parlarono.
Potrebbe trattarsi del leggendario satellite alieno “Black Knight“? Si tratterebbe di un misterioso satellite di origine sconosciuta in orbita attorno al nostro pianeta e scoperto solo nel 1960, quando la tecnologia umana ha permesso di rilevarlo.
Alcuni credono che sia di origine extraterrestre, le frequenze in onde corte analizzate dall’astronomo Duncan Lunan rilevarono che la sua origine potrebbe essere Epsilon Boote (rispetto al cielo astronomico visibile 13 mila anni fa dalla Terra).