Super Luna 2013: Questa sera la prima visione in Rosa

Super Luna 2013: Questa sera la prima visione in RosaQuesta notte la Luna offre il meglio di sé, per uno spettacolo davvero da non perdere. Il satellite naturale della Terra sarà infatti a vicinanza ravvicinata, 356.991 chilometri contro una media di 384.000, grazie al suo perigeo. Un fenomeno che si verifica una volta l’anno e che regala, in concomitanza con l’arrivo dell’estate, una visione davvero mozzafiato. Ma perché viene chiamata Luna Rossa e come fare per goderla al meglio?

La Luna che si potrà ammirare questa notte apparirà del 15% più grande e del 30% più luminosa e, anziché la normale colorazione lattea, sarà all’orizzonte di un rosa particolarmente romantico. Il fenomeno della grandezza è dovuto al perigeo, una conseguenza naturale del movimento degli astri attorno alle loro ellissi, che porterà il satellite a essere nel punto di maggiore vicinanza con la Terra. Il colore è invece dovuto alla rifrazione dei raggi solari alla sola alba e al solo tramonto: essendo decisamente bassa all’orizzonte, i raggi riflessi faranno un percorso più lungo per raggiungere lo sguardo dall’uomo e, così, l’atmosfera ne assorbirà gran parte delle radiazioni blu. Rimarranno invece ben visibili le rosse, da qui lo straordinario colore. Chiamare questo fenomeno come Luna Rossa, però, potrebbe essere fuorviante.

Come già accennato, la colorazione sul rosa della Luna sarà percepibile solamente durante la sua alba e al suo tramonto, mentre quando sarà alta nel cielo la sua tonalità sarà sul giallastro, simile a qualsiasi altro plenilunio. L’interpretazione della Luna Rossa deriva semplicemente da una falsa trasposizione della Strawberry Moon, così come la chiamano gli anglofoni. Il satellite delle “fragole” è diventato rosso per inferenza dal frutto, tuttavia è ormai ben chiaro come questa singolare gradazione sia visibile solo in un lasso di tempo limitato

Per godersi lo spettacolo non serviranno particolari apparecchiature, ma chi volesse cogliere l’occasione per scrutare al meglio i crateri del satellite, è sufficiente che si doti di un binocolo o di un telescopio, anche di bassa potenza. Gli appassionati di fotografia, invece, hanno di certo di che sbizzarrirsi. Sarà molto difficile ottenere scatti di buona qualità con la fotocamera del proprio smartphone o con una compatta, perché le scarse – se non inesistenti – possibilità di personalizzazione di esposizione, di diaframma e di ISO renderanno la scena esageratamente chiara o, al contrario, del tutto invisibile. Per chi fosse dotato di una reflex o una bridge compatibile con la regolazione manuale dello scatto, gli esperti di LightStalking consigliano l’utilizzo di un cavalletto, ISO pari o inferiori a 100, un apertura f/11 o f/16 e una velocità di scatto variabile, da 1/60 a scalare. Infine, le condizioni meteo in Italia – tranne qualche nuvola di facile passaggio al Nord e al Centro del paese – non dovrebbero rovinare lo spettacolo.

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