L’Agenzia Spaziale Europea in collaborazione con la Nasa ha fotografato un enorme buco coronale sulla superficie del Sole nella giornata di ieri, avvalendosi del Solar Dinamyc Obervatory e SOHO.
La regione solare, grande quasi un milione di chilometri, appare meno densa e più oscura rispetto al resto della superficie della stella, ed è fonte di un intenso flusso di particelle solari che viaggiano in direzione della Terra, le previsioni della NOAA stimano una probabilità del 65% di tempeste geomagnetiche polari per le prossime 24 ore.
I buchi coronali sono aree dove la corona del Sole è più scura, più fredda delle aree circostanti; anche il plasma possiede qui una densità inferiore, i buchi coronali sono stati scoperti quando i telescopi a raggi X della missione Skylab furono lanciati oltre l’atmosfera terrestre per rilevare la struttura della corona.
Questi buchi sono in relazione con delle concentrazioni unipolari di linee di campo magnetico aperte; durante il minimo solare, i buchi coronali si trovano principalmente nelle regioni polari del Sole, mentre durante il massimo solare sono dislocate in tutta la superficie solare, i componenti ad alta velocità del vento solare si sa che transitino lungo le linee magnetiche che passano attraverso i buchi coronali.