Una piccola lacerazione è stata riscontrata sulla parte inferiore di un’ala dell’aereo solare Solar Impulse mentre era in volo per New York, ma non ci sono state ragioni per interrompere la missione.
Un elicottero è stato spedito a verificare il danno e sulla base del sopralluogo il Centro Controllo Missione deciderà il da farsi, nel frattempo però le telecamere in cabina sono state spente e le interviste in volo con il pilota Andre Borshberg sospese.
Il volo è stato comunque abbreviato, il pilota Andre Borschberg “non è in pericolo” e le condizioni dell’aereo erano “stabili”, ma il team del controllo missione ha deciso di abbreviare il volo e atterrare al Jfk appena possibile, cosa che è avvenuta alle cinque ora italiana, senza alcun inconveniente.
“Hanno saltato il sorvolo dell’Hudson e della Statua della Liberta”, ha detto Bertrand Piccard, il co-pilota di Solar Impulse che si è alternato con Borschberg nella traversata coast to coast.
Solar Impulse, un aeroplano mosso da energia solare ma capace di volare anche la notte, era decollato poco prima dell’alba da Washington per New York, ultima tappa di un viaggio coast-to-coast iniziato il 3 maggio dal Moffet Air Field della Nasa, vicino a San Francisco, e proseguito poi con tappe a Phoenix, Dallas, St. Louis, Washington.
Borshberg, che si è alternato ai comandi con Bertrand Piccard, svizzero come lui e figlio e nipote di esploratori dei cieli e degli abissi, doveva restare in aria per 21 ore circa, il danno è stato riscontrato mentre l’aereo era in rotta di “parcheggio” lungo la costa atlantica all’altezza di Filadelfia.
Solar Impulse, concepito nel 2003, è un monoposto leggerissimo (1,6 tonnellate, poco più di una utilitaria) ma con l’apertura alare di un Airbus 340 (64 metri), i quattro motori a elica sono alimentati una batterie caricate da 12 mila cellule solari, il viaggio attraverso gli Stati Uniti è il primo del genere dovrebbe preludere a una missione attorno al mondo.