Mentre Curiosity e Spirit esplorano Marte, mentre K10 è il protagonista terrestre dei primi esperimenti di gestione di un rover in remoto da una navicella spaziale, in preparazione alle prime missioni umane su Marte e sugli asteroidi, la NASA pensa ad una missione su Europa, la Luna di Giove, perché?
Europa, la luna coperta di ghiaccio, è il posto nel nostro sistema solare in cui abbiamo più possibilità di trovare oggi delle forme di vita, l’articolo, pubblicato sulla rivista Astrobiology, si occupa di definire gli obiettivi scientifici per la missione e la NASA ha commissionato lo studio ad un Science Definition Team.
Gli scienziati hanno individuato 3 obiettivi specifici di studio per una missione su Europa, tenendo presente che l’analisi deve tenere presenti i 3 ingredienti per studiare la vita, l’acqua, la chimica e le fonti di energia.
Il primo obiettivo è quello di indagare sulla composizione chimica dell’oceano di Europa, il secondo è quello di studiare le caratteristiche del manto di ghiaccio che ricopre l’oceano, definendone dimensioni e processi, mentre un altro obiettivo è quello di studiare la geologia della luna.
Lo studio prevede anche quali saranno gli strumenti necessari per realizzare tutti questi obiettivi, ad esempio è previsto l’uso di un sismografo perché la luna è percorsa frequentemente da terremoti che potranno essere misurati e registrati per studiare l’attività interna del pianeta.
Robert T.Pappalardo è il coordinatore del team che però ha coinvolti le migliori menti dai migliori istituti di ricerca americani: il NASA Jet Propulsion Laboratory, l’ Università del Colorado (Boulder), l’Università del Texas ad Austin, il Goddard Space Flight Center (Greenbelt, MD) della NASA, l’ Ames Research Center della NASA (Moffett Field, California), la University of Iowa (Iowa City), Il Marshall Space Flight Center (Huntsville, AL),della NASA, il Southwest Research Institute (Boulder, CO), il Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory (Laurel, MD),l’ Arizona State University (Tempe), e il Massachusetts Institute of Technology (Cambridge).
“Atterrare su Europa e toccare la sua superficie è un obiettivo visionario di scienza planetaria”, spiega Robert Pappalardo, PhD del Jet Propulsion Laboratory della NASA, “Si tratta di una sfida tecnica difficile, che richiedere molti anni per essere vinta, comprendere le questioni scientifiche fondamentali da affrontare per una futura missione su Europa, ci aiuta a concentrarci sulle tecnologie necessarie per arrivare sulla luna, e sui dati necessari che possono essere raccolti con una missione preliminare che potrebbe trovare luoghi di sbarco adatti.
Europa è il luogo con più possibilità di ospitare la vita oggi nel nostro sistema solare, dopo la Terra, e una missione sul pianeta sarebbe il modo migliore per cercare segni di vita”.
“L’atterraggio sulla superficie di Europa è un passo fondamentale per indagare la biologica di quel mondo”, ha detto Christopher McKay, PhD, Senior Editor di Astrobiology e scienziato dell’Ames Research Center, Moffett Field, in California.