Cosa succederebbe se un astronauta dovesse sganciarsi dalla Stazione Spaziale Internazionale e fluttuare nel vuoto? Cosa ne sarebbe di lui? È un incidente ipotizzato nel nuovo film interpretato da Sandra Bullock e George Clloney, Gravity.
La pellicola racconta della missione spaziale di una scienziata che, alla prima esperienza a bordo di uno shuttle, si vede da subito proiettata in un contesto difficile come quello spaziale. Il viaggio diviene una sfida alla sopravvivenza dell’uomo nello spazio, soprattutto quando la coppia rimane completamente sola nell’immensa oscurità del cosmo, mentre lo shuttle viene distrutto da alcuni detriti staccatisi da un satellite.
Il disastro ipotizzato nella pellicola, assicurano gli esperti, ha davvero poche probabilità di verificarsi nella vita reale, tuttavia, la domanda resta e i curiosi si domandano se la Nasa sia pronta ad una simile evenienza poiché non si è mai verificata una emergenza di questa portata e la Nasa è sicura che mai potrà aver luogo.
Le motivazioni sono plausibili, gli astronauti, in genere, non fluttuano nel vuoto perché, fuori dalla ISS, sono sempre attaccati al veicolo spaziale con un cordino in acciaio intrecciato, con una resistenza alla trazione molto forte e se si tratta di una passeggiata nello spazio insieme ad un’altra persona, spesso gli astronauti sono collegati tra di loro.
Qualora queste soluzioni non dovessero funzionare, gli astronauti hanno un piano alternativo, sono dotati, infatti, di uno “zaino” che funge essenzialmente da mezzo extra-veicolare, in grado di riportarli verso la stazione ed equipaggiato di joystick per orientarsi.
Naturalmente, tale espediente, denominato Safer, è sicuramente utile solo nel caso in cui l’astronauta è cosciente. Ma cosa potrebbe succedere se per caso l’astronauta dovesse battere la testa?
Nello stato di incoscienza non potrebbe certo guidare il jetpack, ossia il veicolo extraveicolare di cui è dotato e qui entra in scena il secondo astronauta, impegnato nella spacewalk che si occuperà del salvataggio o comunque dagli altri membri dell’equipaggio all’interno della ISS.