Questa sera la sonda della NASA Juno effettuerà una manovra con “effetto fionda” intorno alla Terra per catturare la spinta necessaria a raggiungere Giove nel 2016, il veicolo spaziale da 3.267 chilogrammi passerà a 560 chilometri dalla superficie del nostro pianeta.
La manovra “gravity assist” è uno dei metodi più utilizzati per imprimere alle sonde la spinta necessaria verso il Sistema Solare esterno e il flyby servirà a Juno per raggiungere Giove nel minor tempo, ottimizzando i costi.
“Quando Juno è stata lanciata, non è stata dotata di un razzo abbastanza potente per inviare un veicolo spaziale così pesante direttamente su Giove, per cui il flyby è una parte essenziale della missione”, spiega Scott Bolton del Southwest Research Institute, principale ricercatore di Juno, il razzo Atlas 5 ha fornito la metà della spinta di cui Juno aveva bisogno per raggiungere Giove e il flyby intorno alla Terra fornirà il resto”, ha aggiunto.
La manovra aumenterà la velocità del veicolo a 26,28 mila chilometri all’ora, la sonda Juno fa parte del programma New Frontiers della NASA ed è costata 1,1 miliardi di dollari, fu lanciata il 5 agosto 2011 e arriverà intorno a Giove nel 2016, sarà la prima sonda ad energia solare a raggiungere il Sistema Solare esterno con i suoi tre grandi pannelli di circa 10 x 2,7 metri.
Alla fine i suoi pannelli solari, disposti in circolo, coprono un’area di circa 20 metri di diametro, il suo obiettivo è studiare la formazione e l’evoluzione di Giove perché questo potrà aiutare a comprendere meglio anche il nostro Sistema Solare.
Orbiterà intorno al pianeta per un anno terrestre, rilevando dati sull’atmosfera, sul campo gravitazionale e sul campo magnetico, con otto strumenti scientifici a forte contributo italiano, infatti al nostro paese va il merito di aver fornito lo spettrometro ad immagine infrarosso JIRAM (Jovian InfraRed Auroral Mapper) e lo strumento di radioscienza KaT (Ka-Band Translator).
La sonda sarà facilmente visibile da Terra, ma i più fortunati saranno gli osservatori del Sud Africa, mentre in Italia il momento migliore dovrebbe essere alle 22:30 quando Juno si troverà ad un’altezza di +10°/+15° sull’orizzonte in direzione est, il sorvolo sarà molto veloce e i più bravi potranno inviare i loro scatti alla NASA e sperare in una pubblicazione.