Piogge preziose su Saturno e Giove, secondo un nuovo studio, i due grandi pianeti del sistema solare ospiterebbero veri e propri diluvi di diamanti. Da tempo i ricercatori si ponevano tale quesito, infatti, l’elevata pressione all’interno dei pianeti giganti avrebbe potuto trasformare il carbonio in veri e propri diamanti.
Ad ipotizzarlo e, a quanto sembra, confermarlo sono stati Mona Delitsky e Kevin Baines della University of Wisconsin – Madison, secondo i quali le atmosfere dei due pianeti potrebbero essere ricche, almeno secondo la concezione che sulla Terra abbiamo di ricchezza.
Ma come si formano i diamanti su Giove e Saturno? Merito dei fulmini che agiscono sulle molecole di metano nelle atmosfere superiori dei due pianeti, liberando atomi di carbonio. Questi ultimi, poi, si legano gli uni agli altri formando particelle più grandi di carbonio, che la sonda Cassini potrebbe aver già avvistato nelle nuvole scure della tempeste di Saturno.
Visto che tali particelle scendono lentamente verso il basso attraverso gli strati sempre più densi dell’idrogeno gassoso e liquido e verso i nuclei rocciosi dei pianeti, esse sperimentano sempre maggiori pressioni e temperature. Si trasformano così prima in grafite e poi in diamanti solidi prima di raggiungere una temperatura di circa 8000° C , quando il diamante si scioglie, formando gocce di pioggia di diamante liquido.
E all’interno di Saturno, ci sarebbero addirittura le condizioni per grandinate di diamanti che si estendono da un’altezza di circa 6000 km a circa 30.000 km. Secondo gli scienziati, solo sul pianeta con gli anelli potrebbero essersi formate circa 10 milioni di tonnellate di diamanti in questo modo, con dimensioni che variano da pochi millimetri a 10 centimetri.