L’asteroide di due chilometri di diametro è stato scoperto la notte del 9 luglio scorso dall’osservatorio automatico LINEAR (Lincoln Near Earth Asteroid Research Project) nel deserto del New Mexico mentre si trovava alla distanza di 0.044 Unità Astronomiche (quindi a circa 6,5 milioni di Km di distanza, niente di straordinario) ed è stato denominato 2002 NT7, esso è di tipo roccioso e orbita attorno al Sole in 837 giorni.
Il LINEAR è nato proprio per scoprire asteroidi potenzialmente pericolosi, o che comunque hanno un’orbita che li porta vicini alla Terra ed è famoso per aver scoperto una gran quantità di comete, come la famosa cometa LINEAR C/1999 S4, visibile ad occhio nudo finché il nucleo non si disintegrò.
2002 NT7 è il primo di questi asteroidi ad avere una probabilità di impatto con la Terra sensibilmente differente da zero anche se bassissima: forse una su un milione o poco più. In realtà già nei prossimi giorni, quando l’orbita dell’asteroide sarà calcolata con maggiore accuratezza, saremo in grado di valutare praticamente senza incertezza se questo asteroide cadrà o meno sulla Terra.
Nonostante la sua evanescenza, si tratta comunque di una pericolosità record dato che è stato toccato il primo gradino della Scala Torino per una possibile collisione a distanza di “solo” 17 anni. Un caso precedente fu rappresentato dalla cometa Swift-Tuttle (la progenitrice delle Perseidi, le stelle cadenti di agosto) la cui orbita, nel 1993, era compatibile con una collisione con la Terra, impatto che sarebbe avvenuto però solo nel lontano 2126 (il 14 agosto, per la precisione).
La collisione con l’asteroide, se avverrà, accadrà l’1 febbraio del 2019, inutile dire che sarebbe un impatto capace di devastazioni globali, con un’esplosione equivalente ad oltre un milione di megatoni, abbastanza per scavare un cratere di decine di chilometri scaraventando nella stratosfera miliardi di metri cubi di polvere con la prospettiva di uno sconvolgimento climatico inimmaginabile.