Voracissime lumache giganti stanno conquistando il Sud della Penisola; portate dall’Africa Orientale da immigrati sbarcati clandestinamente sulle coste joniche calabresi, esse si stanno diffondendo a macchia d’olio.
L’Achatina fulica sinistrosa, questo il loro nome, è una specie originaria del Kenya che può raggiungere i 31 cm di lunghezza, praticamente le dimensioni di un gatto, in grado di mangiare qualunque cosa incontri lungo il cammino.
In particolare, questi molluschi sembrano gradire, lo stucco, il cui calcio viene utilizzato per fortificare il guscio, e l’immondizia che offre tutti i principi nutritivi per renderle praticamente invulnerabili ai più sofisticati pesticidi.
Ciascuna lumaca è in grado di produrre circa 1000 uova l’anno, ed essendo una specie ermafrodita, si accoppia in continuazione e la cosa peggiore è che possono vivere anche fino a 9 anni.
Il Dipartimento Ambientale ha raccolto esemplari grandi almeno il doppio delle dimensioni normali, si ipotizza che siano venuti a contatto e si siano cibati di percolato proveniente dalle discariche sparse per l’Italia e che, di conseguenza, nel loro DNA sia in corso una mutazione genetica che li sta potenziando notevolmente.
L’invasione provoca addirittura danni alle ruote delle auto lungo le statali, a causa della durezza del loro guscio, e muri e asfalto di intere cittadine sono interamente imbrattati della loro bava e dei loro micidiali escrementi.
È scattato, infatti, un vero e proprio allarme sanitario, poiché le suddette chiocciole, sono portatrici di vermi Nematodi, parassiti che, contaminando i ratti, possono infettare anche l’uomo, trasmettendo una grave forma di meningite tropicale, l’Angiostrongilosi. Le autorità invitano quindi a non toccare le lumache, e a disinfettare con cura le superfici contagiate dalla loro bava ipercorrosiva.