Da tempo immemorabile, la Luna ha affascinato gli esseri umani. Il 21 luglio 1969, il sogno di mettere piede sulla Luna era diventato realtà. Tuttavia, da 40 anni a questa parte sembra che la luna è stata abbandonata nel dimenticatoio. Perché? Potrebbe essere più semplice andare sulla Luna con le tecnologie di cui disponiamo oggi?
Quando avverrà il prossimo viaggio? Nel 2019 la NASA prevede di costruire sulla Luna una base permanente, dopo avere completato i preparativi per una grande spedizione. Molti esperimenti vengono eseguiti sulla Terra per valutare le condizioni di vita a lungo termine che gli esseri umani dovranno fronteggiare sulla Luna. Questo non è un compito facile, visto che il progetto coinvolge centinaia di tecnici e astronauti e il quale verrà preparato nel corso di 10 anni.
Il programma “Constellation” è quello di organizzare il prossimo viaggio verso la Luna iniziando dall’isola di Devon Island vicino al circolo polare artico in Canada. Questa zona è simile o quasi identica alla topografia della superficie lunare e i primi test verranno condotti in questo settore, come ad esempio imparare a condurre i moduli lunari, tute di tenuta … ecc.
All’epoca della prima spedizione sulla Luna, i moduli lunari erano costituiti da piccole jeep rudimentali, oggi, la NASA ritiene che è importante avere dei veicoli con un solo passeggero in modo da permettere agli astronauti di riposare. Ogni uscita del veicolo verrà monitorata per cui la NASA sarà in grado di sapere quanti di questi stanno operando sulla superficie lunare e per quale scopo.
La NASA ha fornito delle indicazioni precise che i futuri astronauti dovranno osservare, ad ogni uscita di simulazione, gli astronauti dovranno osservare un tempo regolamentare ai quali verrà monitorata la frequenza cardiaca e la riserva di ossigeno.
Per gli esperimenti che cercano di simulare l’approssimativa realtà che dovranno fronteggiare gli astronauti, i ricercatori cercheranno di simulare anche i problemi che potrebbero verificarsi sulla Luna. Ciò consentirà di aggiungere un fattore di rischio che potrebbe verificarsi una volta giunti sulla Luna. Ogni 15 minuti, gli esploratori lunari dovranno fornire la loro posizione geografica che verrà analizzata da un Software il quale mapperà la Luna consentendo di conoscere la postazione più vicina degli astronauti.
Per motivi di sicurezza, gli esploratori in missione usciranno sempre a coppie di due i quali dovranno raccogliere campioni di terreno della Luna, alla fine degli esperimenti condotti per tre mesi sull’isola di Devon, gli scienziati faranno il loro rientro a casa dopo aver terminato tutti i test.
In generale, gli scenari forniti dalla NASA dovranno svolgersi correttamente e ogni imprevisto è ben calcolato nonostante che non si conoscono tutti i pericoli che dovranno affrontare i nostri avventurieri spaziali. Sicuramente la Luna ci fornirà molte sorprese!