Uno dei tanti misteri riguardanti la costruzione delle piramidi egiziane è sempre stato quello di capire il modo in cui gli enormi blocchi, utilizzati per edificarle, venissero trasportati.
Ora, però, grazie ad un approfondito studio condotto da un team di scienziati dell’Università di Amsterdam, questo mistero sembra stato finalmente risolto.
Gli antichi egizi usavano solitamente trasportare il loro carico attraverso il deserto, fino al luogo destinato alla costruzione. Decine di schiavi venivano adibiti al compito di trasferire gli enormi carichi su slitte appositamente costruite, aventi i bordi rivolti verso l’alto (come le slitte che si utilizzano sulla neve).
Il problema principale, durante questi trasporti, era costituito dal carico molto pesante (circa 2,5 tonnellate) che tendeva a sprofondare nella sabbia bollente del deserto divenendo un ostacolo difficile da superare.
Come ovviare a questo problema? Semplicemente bagnando la sabbia di fronte alla slitta.
E’ infatti dimostrabile che la sabbia, dotata della giusta quantità di umidità, possa divenire, grazie alle micro gocce che legano i granelli di sabbia, abbastanza resistente da rendere possibile il trasporto tramite trascinamento. All’epoca, quindi, sopra queste grandi slitte che trasportavano i blocchi destinati alla costruzione delle piramidi, vi erano schiavi adibiti a versare ininterrottamente acqua dinanzi al mezzo di trasporto in modo che gli schiavi destinati al trascinamento riuscissero agevolmente a trasportare il pesante blocco fino a destinazione.
Gli esperimenti condotti dal team di ricercatori hanno in effetti dimostrato questa teoria, visibile nelle foto sopra divulgate, rivelando che sulla sabbia bagnata la forza di trazione diminuisce proporzionalmente con la rigidità della sabbia, rendendo il trasporto su slitta più agevole di quel che si pensi.
Il colmo è che i risultati di questo studio confermerebbero quanto evidenziato molto tempo fa in un eloquente affresco rinvenuto (in epoca vittoriana) nella tomba del re Djehutihotep (foto sotto): in esso, infatti, viene descritta una scena di schiavi intenti a trasportare l’enorme statua del sovrano con l’ausilio di una grande slitta, sulla quale vi è un uomo intento a versare del liquido da una giara nel terreno immediatamente antistante il mezzo di trasporto.