Tutto libero sulla rotta della sonda New Horizons. Dopo ben sette settimane di attente ricerche per eventuali nugoli o anelli di polvere, piccole lune, o altri potenziali rischi che potessero danneggiare la navicella il team della sonda NASA ha deciso che non era necessario deviare la traiettoria già prevista per raggiungere Plutone e le sue lune, da cui la sonda dista ora solo 15 milioni di chilometri. Il rischio era elevatissimo dato che ad una velocità superiore ai 50.000 chilometri all’ora della sonda, anche una singola particella grande come un chicco di riso poteva essere devastante.
“Per la maggior parte di noi, non avere trovato nuove lune o anelli di polvere è stata un po’ una sorpresa dal punto di vista scientifico” ha dichiarato Alan Stern del Southwest Research Institute (SwRI), responsabile scientifico di New Horizons. “Comunque, c’è di buono che non abbiamo dovuto accendere i motori per stare alla larga da potenziali pericoli, ricevendo dalla NASA il ‘go’ per la migliore tra le traiettorie pianificate per l’incontro con Plutone“.
Dunque tutto pronto, si va dritti verso la meta! Data d’incontro prevista con precisione per martedì 14 luglio 2015 alle 11:49:57 UTC.
Dall’analisi delle ultime immagini ottenute con la fotocamera telescopica Long Range Reconnaissance Imager (LORRI), sono visibili Plutone e tutte le sue già conosciute cinque lune.
Nessun anello, nessun corpo potenzialmente pericoloso, nulla che va oltre il “già conosciuto”; se da una parte gli scienziati tirano un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo per la sonda, dall’altra rimane il rammarico per non avere scoperto nessuna nulla di nuovo da esaminare… per ora!
Nessun problema, comunque “New Horizons ha già sei meravigliosi oggetti da analizzare in questo incredibile sistema“, ha commentato John Spencer, sempre del Southwest Research Institute, a capo del gruppo di valutazione del rischio di New Horizons.
Nel frattempo, il Sistema di Plutone diventa sempre più chiaro alla vista della sonda. In nuove immagini, ottenute dalla combinazione di immagini in bianco e nero con altre riprese a colori di più bassa risoluzione, il misterioso pianeta nano mostra di avere due facce piuttosto differenti. Una delle due presenta alcune interessanti macchie scure, del diametro di circa 500 chilometri, uniformemente distribuite lungo la linea equatoriale. Questi spot hanno attirato la curiosità degli scienziati soprattutto a causa della loro apparente regolarità in quanto a dimensioni e spaziatura.
“Non abbiamo idea di cosa siano queste macchie. Naturalmente, non vediamo l’ora di scoprirlo“, ha confessato Alan Stern. “Un altro fatto misterioso è la perdurante e considerevole differenza nei colori e nell’aspetto di Plutone rispetto alla sua più scuro e più grigia luna, Caronte“.
“Sapevamo che doveva esserci metano su Plutone, ma questo è il nostro primo vero rilevamento“, ha spiegato Will Grundy, del Lowell Observatory di Flagstaff. “Presto sapremo se ci sono differenze nella presenza di ghiaccio di metano tra una parte e l’altra di Plutone“.
Una delle soddisfazioni maggiori per gli scienziati di New Horizons sarà vedere l’alba, o meglio, la luce solare che filtra attraverso l’atmosfera di Plutone. Questo servirà per determinare la composizione atmosferica del pianeta nano e verrà utilizzata Alice, lo spettrografo ultravioletto a immagini a bordo di New Horizons.
“Sarà come se dietro Plutone fosse piazzata una lampada da un milione di miliardi di watt“, ha spiegato Randy Gladstone, ancora del Southwest Research Institute.
Il diagramma ottenuto servirà come metro di misura, per studiare quali elementi presenti nell’atmosfera di Plutone si interpongano nel flusso dei fotoni solari.
Restate in ascolto…