Un recente studio pubblicato in India ha sollevato molte domande sull’antichità della tecnologia aeronautica indiana. Secondo gli autori Anand J. Bodas e Ameya Jadhav, l’antico testo indiano, il Maharshi Bharadwaja, descriveva degli “aeromobili” che viaggiavano tra paesi, continenti e addirittura pianeti, ben prima dell’invenzione dell’aereo dei fratelli Wright. Questi aerei erano descritti come enormi in termini di dimensioni e capaci di muoversi in tutte le direzioni, a differenza degli aerei moderni che volano solo in avanti.
Nonostante il contenuto del testo sia stato messo in discussione da molti scienziati, c’è ancora un grande interesse per la tecnologia aeronautica antica e per la possibilità che gli antichi fossero in grado di costruire macchine volanti avanzate. La teoria degli antichi astronauti, che sostiene che gli extraterrestri abbiano visitato la Terra in passato e influenzato la cultura umana, è stata spesso associata a queste macchine volanti antiche.
Il Maharshi Bharadwaja non è l’unico autore ad aver descritto macchine volanti antiche. Il testo sanscrito “Ramayana” descrive un “Carro Celeste” (vimana) che può volare in aria. Secondo il testo, il Carro Celeste era semovente, grande e finemente dipinto, a due piani e con molte camere con finestre, drappeggiato di bandiere e di stendardi. Emetteva un suono melodioso mentre viaggiava per le vie dell’aria. Anche il Carro di Puspaka descritto nel Ramayana era un aereo a due piani, simile ad una nube fulgida nel cielo, e pronto per essere utilizzato ovunque il suo pilota volesse andare.
Nonostante le teorie degli antichi astronauti e le descrizioni dei testi antichi, molti scienziati e istituzioni di ricerca si mostrano scettici sulla possibilità che gli antichi avessero la tecnologia per costruire macchine volanti. La NASA ha addirittura rilasciato una dichiarazione sottoscritta da oltre 200 persone, in cui critica l’India per confondere la mitologia con la scienza, citando una dichiarazione del primo ministro Narendra Modi sulla conoscenza della chirurgia plastica del dio Ganesha.
In conclusione, la possibilità che gli antichi indiani avessero la tecnologia per costruire macchine volanti avanzate è ancora un mistero. Molti scienziati sono scettici, ma ci sono anche molte teorie interessanti e descrizioni dettagliate nei testi antichi che meritano ulteriori studi e analisi. La verità potrebbe essere nascosta nel passato e solo ulteriori scoperte scientifiche e ricerche potrebbero portare a una comprensione più completa della storia dell’aviazione.