I raccolti del futuro saranno a rischio a causa della siccità e dei nuovi virus, gli esperti temono che in futuro le nostre risorse alimentari possano scomparire da un giorno all’altro e per questo da qualche anno è stata costruita una struttura che si può definire un’arca di Noè per le piante, progettata per raccogliere le sementi di tutto il pianeta e preservarle dall’estinzione.
Lo Svalbard Global Seed Vault (deposito sotterraneo globale di semi), situato sull’isola norvegese di Spitsbergen, nell’arcipelago artico delle isole Svalbard, è stato ideato dallo scienziato americano Carry Fowler, del Fondo fiduciario mondiale per la diversità delle culture.
Questo sistema di conservazione ha lo scopo di preservare circa tre milioni di semi di specie vegetali presenti sulla Terra, per farle giungere alle generazioni future in caso di una catastrofe di grandi proporzioni, dovuto a cambiamento climatico o altri fattori, come errori di gestione, che rischiano l’estinzione di colture essenziali per l’alimentazione, minacciando la biodiversità del nostro pianeta.
I semi e le spore verranno conservate per centinaia ad una temperatura costante di 18-20 gradi sotto zero, e grazie al clima artico, che raggiunge la temperatura massima di -3°C, il contenuto non correrebbe rischi neppure se si fermasse per mesi l’impianto di congelamento.
La fondazione Global Crop Diversity Trust, con il contributo di diversi paesi e agenzie internazionali, tra cui la Bill e Melinda Gates Foundation, ha avuto il compito di raccogliere, catalogare, impacchettare, e spedire presso la cassaforte di Svalbard, tutti i campioni di semi di specie diverse provenienti da ogni ambiente, clima e angolo del pianeta.
L’Arca di Noè per le piante è stata costruita in una caverna scavata nel permafrost (ovvero nel terreno permanentemente ghiacciato) e nella roccia, si tratta di un vero e proprio caveau, tutto in cemento armato, protetto da porte blindate d’acciaio dello spessore di un metro, in modo da resistere ad una eventuale guerra nucleare o ad un incidente aereo, ed è inoltre difeso dal clima artico e dai guardiani naturali: gli orsi polari.
La manutenzione del centro richiede pochi lavori, con costi relativamente bassi dell’attività per i prossimi decenni, ma l’elaborata costruzione è costata al governo della Norvegia circa 9,5 milioni di dollari.
A quanto pare l’idea è piaciuta anche in altri paesi del mondo, e proprio quest’anno inizierà la costruzione di una altro Deposito criogenico di sementi in Jakuzia.
La varietà biologica sulla Terra si sta riducendo a ritmi davvero preoccupanti, quindi l’idea di congelare per preservare dall’estinzione ci sembra giustissima.