Un nuovo strumento spaziale verrà lanciato entro cinque anni con lo scopo di cercare vita extraterrestre, un nuovo studio suggerisce che le nane bianche possono supportare pianeti abitabili.
RedOrbit spiega che i ricercatori hanno dimostrato che “dovrebbe essere possibile rilevare i biomarcatori che circondano questi pianeti abitabili, tra cui metano e ossigeno, che indicano la presenza di vita utilizzando la tecnologia avanzata che sarà disponibile nel prossimo decennio. “
Questa tecnologia avanzata sarà messa a bordo dello Space Telescope (JWST) della NASA, il cui lancio è previsto nel 2018, secondo il Daily Galaxy , il professor Avi Loeb, direttore dell’Istituto di Harvard “Theory and Computation”, che ha guidato il recente studio, spiega: “Nella ricerca di firme biologiche extraterrestri, le prime stelle che studiamo dovrebbero essere delle nane bianche.”
Il professor Dan Maoz dell’Università di Tel Aviv, che faceva parte del gruppo di ricerca, è d’accordo con Loeb, egli afferma che se “tutte le condizioni sono giuste, saremo in grado di rilevare segni di vita”, utilizzando il JWST per esaminare i pianeti orbitanti attorno alle stelle nane bianche.
RedOrbit spiega: “Lo Space Telescope JWST è progettato per scanzionare la regione infrarossa dello spettro luminoso in cui tali biomarcatori sono prominenti, che lo rende uno strumento ideale per la caccia di segni di vita su pianeti extrasolari.
JWST sarà anche in grado di analizzare l’atmosfera di pianeti simili alla Terra, senza estirpare le firme simili dalla propria atmosfera terrestre, perché sarà lo spazio a fornirle e non la terra.