In questi ultimi sei mesi l’esercito Indiano ha riferito spesso di aver avvistato dei presunti droni spia cinesi, arrivando alla conclusione che erano solo degli oggetti celesti, Giove e Venere.
Tra agosto 2012 e febbraio 2013 il personale dell’esercito Indiano ha documentato 329 avvistamenti relativi a oggetti non identificati in movimento vicino Pangong Tso nella regione di confine contesa dai due paesi asiatici, i militari hanno inoltre sostenuto che gli “oggetti volanti non identificati”, sarebbero comparsi sopra la zona del Ladakh orientale almeno 155 volte violando il confine della regione conosciuta come la linea di controllo (LAC) , secondo il quotidiano Telegraph di Kolkata-based.
Inizialmente i militari Indiani avevano sospettato che quelle luci fossero provocate dai droni spia cinesi impiegati nella sorveglianza lungo il confine con l’India, per determinare se fossero degli oggetti celesti, l’esercito indiano era ricorso alla consulenza da parte di due astronomi dell’Istituto Indiano di Astrofisica in Bangalore.
L’astronomo Tushar Prabhu ha riferito al Telegraph che il loro compito era quello di determinare se questi oggetti non identificati erano di origine celeste o terrestre, egli e il suo collega furono informati che almeno uno di questi oggetti sarebbe comparso a 5.000 metri sul livello del mare stazionando immobile dalle ore 18:00 alle 05:00 del giorno successivo.
Un altro oggetto sarebbe comparso verso le ore 04:00 del mattino ma divenne invisibile intorno alle ore 11:00 del giorno stesso, gli astronomi hanno individuato i movimenti degli oggetti in relazione alle stelle scoprendo che il fenomeno era da attribuirsi a due pianeti, Giove e Venere.
Secondo il quotidiano Telegraph i pianeti più luminosi sarebbero apparsi nel cielo a causa di un’atmosfera diversa presente in quota, mentre i movimenti apparenti dei pianeti erano dovuti alla rotazione della Terra.