Un oggetto luminoso è stato ripreso nei cieli di Ibiza il 16 Aprile 2014 e più precisamente nel borgo di Sant Josep. Il video mostra una scia che appare nel cielo per alcuni minuti, muovendosi molto lentamente e sparendo dietro la montagna.
Il caso ha incuriosito l’Osservatorio Astronomico di Cala d’Hort, che ha visionato le immagini, cercando di capire di cosa si potesse trattare. Benchè la prima ipotesi fosse un piccolo meteorite, la possibilità è stata presto accantonata, sia per la durata del fenomeno che per la sua tipologia. Dopo aver discusso a lungo sulla questione, i due astronomi Bernadet Linero e Ignacio de la Cueva non sono riusciti a raggiungere una conclusione chiara e definita, quelle che restano sono congetture: “Crediamo che quello che si vede sia l’uscita di un ugello di un motore a reazione, è altamente improbabile che si tratti di un aereo e, quindi, la nostra ipotesi è che si tratta di un razzo o un missile“
L’autore del video ha fornito il filmato ad un gruppo di esperti, mentre il ministero della difesa ha dichiarato di non aver segnalazioni da fare. L’Agrupación Astronómica de Eivissa (AAE) sta cercando di raccogliere informazioni utili da altri centri di osservazione, per ricostruire la traiettoria e le dimensioni.
Gli astronomi hanno escluso che un bolide sia entrato nell’atmosfera, e che possa produrre il fenomeno ripreso nel filmato e la conferma è arrivata dalla stessa AAE.
Nella zona sono stati girati alcuni video che mostrano fenomeni simili negli anni scorsi; Ibiza è una località turistica con un fitto traffico aereo, quello che si presenterebbe agli occhi potrebbe essere quindi un normale velivolo civile che ha prodotto il fenomeno.
Nonostante la qualità delle riprese sia molto buona, l’onda di luce era “ambigua”, rendendo “molto difficile determinare la natura”, dice De la Cueva. Subito abbiamo contrapposto queste immagini a quelle dell’osservatorio di Cala d’Hort e in effetti il suo telescopio ha catturato l’evoluzione di un punto nella stessa zona nello stesso tempo: Mercoledì 16 aprile alle 18:30.
Le caratteristiche dei fasci di luce sembravano prodotte dall’ugello di un motore a reazione, che potrebbe indicare il passaggio di un aeromobile supersonico, tuttavia, le circostanze sono molto diverse: “Ci sono state molte cose che non si adattavano, potrebbe essere un reattore, ma poi sarebbe passato a tutta velocità mentre qui attraversa il cielo per quasi tre minuti, qualcosa di molto strano”.
Altri dati escluderebbero l’ipotesi secondo i due ricercatori: “Quando si tratta di un elemento supersonico, la parte anteriore è curva, perché il fronte dell’onda crea come una palla, qui, tuttavia, la parte anteriore è tagliata, smussata”. Anche la traiettoria sarebbe strana: “Abbiamo raccolto le immagini riprese da diversi punti e siamo giunti alla conclusione che non segue un percorso rettilineo o curvo, ma fa un zig-zag, sembra piuttosto un dispositivo comandato” dice De la Cueva, quindi dopo queste verifiche abbiamo scartato un aereo.
Dopo aver vagliato l’ipotesi del razzo o di un missile, Ignacio de la Cueva e Bernadet Linero hanno iniziato a lavorare alla ricerca di potenziali candidati a diventare l’oggetto del mistero. Sul tavolo hanno messo due opzioni: un satellite lanciato dalla Balkonur (Kazakistan) o un missile da Rota (Cádiz).
“Abbiamo monitorato i lanci di razzi civili, e Mercoledì 16 Aprile alle ore 16:30, un razzo è stato lanciato dal Balkonur base russa situata in Kazakistan” riferisce De la Cueva, che su questa possibilità precisa: “Questi razzi attraversano l’atmosfera abbastanza rapidamente e sarebbe una sorpresa che un’ora più tardi fosse ancora visibile da Ibiza”.
La seconda teoria non punta al Kazakistan ma è molto più vicina: l’oggetto potrebbe essere una conseguenza dello scudo missilistico europeo che si sta testando nella base NATO a Rota, Cadice. Dallo scorso mese di Febbraio, il distruttore Donald Cook della Marina degli Stati Uniti in Rota sta testando il futuro scudo antimissile con razzi, il cui obiettivo principale è quello di proteggere lo spazio aereo nel sud dell’Europa, se attaccata dai Topol-M, Yars o Rubezh di fabbricazione russa.
Nelle ultime settimane i lanci sono ancora numerosi nonostante i mass media difficilmente riportino la notizia. “L’obiettivo è il Mediterraneo meridionale, zona di Almeria o del Nord Africa, che si adatterebbe con la teoria del missile della NATO: carica verticale e grazie alla sua altezza entrata nella stratosfera, tutto ci porta a credere che potrebbe essere un razzo NATO “, dice Ignacio de la Cueva, che avverte che “questa è una supposizione, una teoria plausibile, ma non può garantire nulla”, intanto le indagini continuano.