Un team di scienziati greco-inglese ha scoperto su un meteorite caduto in Egitto nel 1911, nella regione di Nakhla, alcune prove che supporterebbero la tesi della vita su Marte.
Nel meteorite proveniente dal pianeta rosso sarebbe stata trovata una struttura molto simile ad una cellula biologica fossile reperibile sul nostro pianeta.
Ciò sarebbe stato possibile solo nel sottosuolo marziano dove, grazie all’antica presenza di acqua e di bacini idrotermali che insieme al calore scaturito in superficie dall’impatto di grandi asteroidi del passato avrebbero creato le condizioni ideali per lo sviluppo di organismi alieni primordiali.
Secondo il dottor Elias Chatzitheodoridis, dell’Università Tecnica Nazionale di Atene, ed il professor Ian Lyon, dell’Università di Manchester, in una condizione di ambiente né troppo caldo né troppo freddo si sarebbe potuta certamente sviluppare una forma di vita cellulare che però non è ancora stata trovata, ma questo non vuol dire che non sia esistita e che non possa, in qualche modo essere sopravvissuta e per questo motivo la ricerca e l’esplorazione di Marte deve andare avanti.