Torna il mistero sul malore riportato dall’astronauta Mary Anne Stefany Shyn-Piper al rientro dalla Missione STS-115.
Il 19 settembre 2006, la missione STS-115 dello Space Shuttle Atlantis sta per concludersi e l’equipaggio si sta preparando per il rientro sulla Terra ma la fase di rientro viene rimandata di 24 ore a causa di un oggetto che interferisce con la traiettoria dello Space Shuttle Atlantis e che segue la navetta per diverse ore.
Nessuna spiegazione ufficiale è mai stata fornita dalla NASA su questo evento, quando l’astronauta, Mary Anne Stefany Shyn-Piper aveva cercato di spiegare cosa era successo, svenne a causa di un misterioso malore.
Ecco la storia:
Alle 11:45 del 9 settembre 2006, aveva inizio la missione STS-115 dello Space Shuttle Atlantis che veniva lanciato, come previsto dal complesso 30-9 situato al Kennedy Space Center in Florida.
Al termine della missione, la NASA aveva ritardato di un giorno il programma di rientro a causa di un incontro con un oggetto avvenuto il 19 settembre 2006 il quale stazionava negli strati superiori dell’atmosfera per 24 ore rendendo impossibile seguire la traiettoria per il rientro sulla Terra.
Dopo che la NASA aveva annunciato che presumebilmente si trattava un detrito spaziale o un blocco di ghiaccio, finalmente gli impiegati ammisero di ignorare la vera natura del “corpo estraneo“.
Una volta sulla Terra, durante la conferenza stampa dell’equipaggio dello Space Shuttle Atlantis, ecco cosa è successo quando l’astronauta Mary Anne Stefany avrebbe tentato di descrivere questo incontro:
Mary Anne Stefany Shyn-Piper: “Abbiamo visto qualcosa che non avevamo mai visto prima e quando ho aperto lo sportello era ancora là fuori, credo che ciò che è avvenuto non si sarebbe verificato senza una completa preparazione e la formazione dell’equipaggio”.
L’astronauta Stefany Shyn-Piper, un membro dell’equipaggio della shuttle Atlantis STS 151 era impallidita quando aveva tentato di raccontare la sua esperienza avvenuta durante l’avvistamento di uno strano oggetto molto vicino alla navetta, mentre cercava di effettuare una manovra evasiva.
Ripetutamente Stefany Shyn-Piper aveva tentato di continuare la sua descrizione attraverso il ricordo di questo incontro inaspettato,che a seguito della sindrome post-traumatica dovuta allo stress fu costretta ad abbandonare la riunione per essere sottoposta a degli accertamenti.
Che cosa ha ritardato il rientro dell’equipaggio dell’Atlantis?
Dallo Space Shuttle si può vedere qualcosa sullo sfondo che si avvicina emergendo dallo spazio e i suoi movimenti fanno escludere la possibilità che possa trattarsi di una riflessione o di un satellite.
Questo oggetto tubolare sembrava osservare le manovre dell’Atlantis per poi scomparire ed allontanarsi lentamente, tuttavia non sono le sole immagini di UFO che sono state registrate durante questa missione.
Dal primo giorno della missione erano iniziati degli incontri inaspettati in cinque grandi aree e da parte di strane formazioni che avevano attirato l’attenzione dell’equipaggio.
Queste immagini sono state registrate quando la navetta si trovava in orbita al di sopra della Repubblica Messicana all’alba del 14 settembre 2006.
Mentre gli astronauti stavano tentando di installare nuovi pannelli solari per raddoppiare la capacità energetica della stazione spaziale,avevano notato uno strano oggetto e improvvisamente ed inspiegabilmente, la trasmissione radio venne interrotta per alcuni minuti. Coincidenza?
Le telecamere sull’Atlantis sono state visionate il 17 settembre 2006. Che cosa è accaduto nel corso della missione durante il periodo di 13 giorni ?
La missione STS-115 è risultata straordinaria rispetto alle missioni precedenti ed è diventata un punto di riferimento per gli equipaggi che si imbatterono in incontri inaspettati con strane presenze che interferivano con le attività umane nello spazio, nel corso della missione STS-115 sono state raccolte un gran numero di immagini di UFO tanto da fare ipotizzare che gli astronauti non erano soli nello spazio.
Quello che è successo al di fuori del shuttle Atlantis tra il 19 e il 20 settembre 2006 ha dell’ incredibile, ma la reazione dell’astronauta Stefany Shyn-Piper è più sconcertante quando ha cercato di ricordare il vicino incontro con lo strano oggetto .