“La temperatura del pianeta si è raffreddata negli ultimi 15 anni, ma lo tengono nascosto”. John Bates, scienziato americano della Noaa (National oceanic and atlantic administration), spara a zero sull’accordo di Parigi del 2015 e spiega come l’effetto serra serva solamente a far investire cifre esorbitanti da parte dei governi occidentali sulle ricerche climatiche.
Trump non crederà alle proprie orecchie, lui che “twittò” la famosa frase “I cambiamenti climatici sono un’invenzione della Cina per limitare l’economia americana” ha trovato finalmente qualcuno che gli dà retta, e non qualcuno a caso.
Bates infatti è un nemico giurato dell’establishment politically correct della scienza; la curiosità è che la Noaa, l’organismo per cui lavora, è un organo governativo nato da presidenti democratici e molto attenti all’ambiente come il candidato Al Gore, Bill Clinton e Barack Obama.
Per lo scienziato gli ultimi 15 anni sono stati caratterizzati da nessun particolare cambiamento climatico, e lo stato di allarmismo è stato mantenuto tale solo per alzare gli investimenti nelle fonti rinnovabili.
Aziende che sotto Obama hanno avuto vita facile ma che ora potrebbero trovarsi in una posizione scomoda, tenendo conto delle chiare posizioni del neo presidente. Il patto raggiunto da Merkel, Obama, Renzi, Hollande e tanti altri a Parigi è basato su notizie sbagliate, volutamente gonfiate, secondo Bates.
Addirittura lo scienziato arriva ad accomunare la manipolazione dei dati sul cambiamento climatico al Dieselgate.
Insomma, come riporta il Tempo, si tratta di “una truffa ideologica cui ha partecipato anche la scienza con la disonestà intellettuale che caratterizza certi sacerdoti del catastrofismo”.