La settimana scorsa, Chris Tangey, un operatore della Alice Springs Film and Television, stava eseguendo un sopralluogo nel pressi della Curtin Springs station, a circa 80 km da Ularu, quando ad un tratto si è trovato davanti ad uno spettacolare fenomeno.
Durante le roventi giornate estive delle aree extraurbane, quando non spira nemmeno un alito di vento ed il suolo raggiunge una temperatura molto elevata, è probabile che si verifichi un mulinello d’aria. Sono chiamati dust devil (diavoli di sabbia), e durano generalmente da qualche secondo a decine di minuti.
Non hanno nulla a che fare con i tornado, non essendo associati a nessuna perturbazione a carattere temporalesco. Raramente, è possibile che l’area in cui questi fenomeni vengono a verificarsi e nello stesso momento in cui le condizioni lo permettono, sia interessata da un incendio, creando un vero e proprio tornado di fuoco.
E’ quanto avvenuto in Australia, dove un regista stupìto, ha assistito ad uno dei fenomeni più rari della natura: un tornado interamente composto di fuoco. Secondo quanto scrive il Daily mail, Chris Tangey, autore delle immagini e dei video, ha trascorso la sua giornata ad Alice Springs, in Australia, per la realizzazione di un nuovo film.
Dopo aver terminato le riprese, si è trovato di fronte a questo fenomeno intimidatorio naturale: un turbinìo di fuoco alto 30 metri a soli 300 metri di distanza, durato ben 40 minuti. Questi eventi, pur essendo molto rari, provocano danni significativi ogni volta che si ripresentano.
Nel 1923, un vortice di fuoco emerse durante il grande terremoto di Kanto in Giappone, dove uccise 38.000 persone in soli 15 minuti.
Conosciuto anche come diavolo di fuoco, questo fenomeno, come detto, si verifica quando una colonna d’aria ascendente entra in contatto con un incendio. La temperatura ambientale era di 25°C, in una classica giornata estiva.
Il sign. Tangey, che gestisce l’Alice Springs Film and Television, in Australia centrale, lo ha descritto come un’esperienza che vale dieci vite. “Non ho mai visto niente di simile in 23 anni – aggiunge il regista – anche se ne avevamo sentito parlare. Se avessi saputo quello che stava per accadere avrei volentieri pagato $ 1.000 per guardarlo”.
Ma la natura regala tutto questo gratuitamente, senza voler nulla in cambio.
Un buon motivo per rispettarla e preservarla.