Preoccupante fermento sotto la crosta terrestre

Per i vulcanologi non è tanto il fatto che i vulcani a volte si attivino violentemente, ma la sincronicità degli eventi sismici e vulcanici in tutto il pianeta, è come se la stessa Terra decidesse di svegliare tutti i suoi vulcani contemporaneamente.

C’è forte apprensione nel mondo scientifico a causa dell’aumento di attività sismiche e vulcaniche in tutto il pianeta ma in particolare i geologi stanno monitorando parte dei 1.000 vulcani sia sommersi sia emersi che formano la «cintura di fuoco» (Ring of fire), la linea di congiunzione delle placche tettoniche che dalla Filippine giunge fino in Sud America.

Da circa un mese gli strumenti di rilevazione dei fenomeni sismici sono, secondo alcuni scienziati, «un po’ troppo agitati».

Il vulcano Cerro Machin in Colombia è entrato in una fase che prelude ad una grande eruzione, ma quello che più preoccupa gli scienziati è l’isola vulcanica di El Hierro nell’arcipelago delle Canarie, dove a circa 10 Km di profondità si stanno manifestando seri eventi sismici.

Se nel malaugurato caso dovesse esplodere l’isola o franare nell’oceano una porzione del vulcano, ciò potrebbe causare uno tsunami di proporzioni gigantesche che flagellerebbe le coste sud orientali degli Usa e cancellerebbe le pianure delle isole Azzorre.

Attività sismica sospetta anche nelle profondità del super vulcano di Yellowstone.

Sciame sismico in concomitanza di tutti quelli elencati anche in Islanda, nella Russia orientale è già entrato in attività esplosiva il vulcano Klyuchevskoy alto ben 4.700 metri.

Se i timori degli scienziati si concretizzassero allora sarebbero guai grossi per tutti noi abitanti di questo pianeta.

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