Dopo oltre 6 mesi di permanenza su Marte, il rover della Nasa Curiosity ha realizzato la prima perforazione di una roccia per “assaggiarne la composizione”.
C’è voluto molto tempo per scegliere la roccia più indicata e per essere certi che nulla si inceppasse durante la prova, infatti in precedenza il perforatore era stato provato realizzando un foro di poco più di 2 cm di profondità(nella foto è il foro di destra).
La prova era servita per sperimentare la strumentazione e per pulire gli attrezzi da eventuali residui organici e non portati involontariamente dalla Terra.
Poi si è passati alla perforazione vera e propria: il martello è sceso fino a 6 cm in una roccia piatta che sembrerebbe di origine sedimentaria, tutto ha funzionato alla perforazione e ora la polvere verrà esaminata dal laboratorio di bordo per verificarne la composizione.
Se anche questa fase andrà per il meglio, il rover verrà spostato dalla pianura attuale per raggiungere la montagna che sta alle sue spalle, la montagna Sharp, vero obiettivo della missione per i suoi strati che raccontano la storia “bagnata” di quando Marte aveva poche centinaia di milioni di anni.