Se ne parla già da un po, ma finalmente comincia a prendere forma l’ambizioso progetto della Nasa che prevede di trovare un asteroide, catturarlo e collocarlo in un’orbita stabile vicino al nostro pianeta, così da poterlo visitare e studiare.
Lo si può vedere chiaramente nelle foto e nelle animazioni pubblicate dalla Nasa, che raffigurano vari momenti della missione, tra cui il viaggio del veicolo spaziale Orion e l’approcciarsi all’asteroide, ma anche una passeggiata nello spazio degli astronauti intenti a raccogliere campioni da esaminare.
La missione è parte del budget 2014 stanziato dal presidente Obama per la Nasa e si inserisce in una serie di iniziative che hanno l’intento di promuovere l’esplorazione e lo sviluppo di nuove tecnologie per lo Spazio, oltre che a migliorare le tecniche di identificazione e difesa da corpi celesti potenzialmente pericolosi.
A fine luglio la Nasa ha condotto una revisione del progetto che ha riunito i leader delle agenzie di tutto il paese con lo scopo di esaminare le varie proposte per ogni fase della missione, e stimare tutti gli aspetti tecnici e programmatici. Al momento, sono sotto valutazione più di 400 progetti offerti da aziende, università e dal pubblico.
Tra le più suggestive immagini, osservabili nella galleria pubblicata dalla Nasa, possiamo ad esempio osservare come Orion, il mezzo spaziale che trasporterà due astronauti dalla Terra all’asteroide, in un viaggio di circa nove giorni, si avvicinerà al veicolo robotizzato che si occuperà di catturare il corpo celeste.
Inoltre l’agenzia mostra anche una nuova tecnologia su cui fare affidamento durante la missione: un innovativo propulsore solare-elettrico, alimentato a ioni di xeno, in sviluppo al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, l’animazione, infine, riassume in modo molto chiaro la missione: in essa possiamo seguire due astronauti nel loro tragitto fino all’asteroide, partendo dalla Terra a bordo di Orion, il video mostra anche come sarà possibile raccogliere dei campioni di roccia e materiale, e si conclude con il rientro sulla Terra dell’equipaggio.