Tra il Giappone e le isole Bonin si estende un area di mare tristemente nota come il mare del Diavolo, anche in quest’area si sono registrate numerose sparizioni di navi ed aeromobili al punto che il governo Nipponico ha dichiarato quell’area zona pericolosa.
Nelle leggende della costa del Giappone si racconta di questo mare abitato da diavoli e mostri in attesa di mietere vittime fra gli incauti navigatori, ciò fa pensare ad una fama di sinistro timore risalente nel tempo.
I fatti più eclatanti riguardanti questo tratto di mare risalgono ad un periodo compreso tra il 1950 ed il 1955, anni in cui sparirono ben 9 navi di grossa stazza con l’intero equipaggio, e tutte senza lasciare alcun relitto o scia di carburante.
Anche il mare del Diavolo, presenta una caratteristica sconcertante già enunciata a proposito del triangolo delle Bermuda.
Nel mare del Diavolo il nord effettivo coincide con quello magnetico e la triste fama di questo tratto di mare venne consacrata proprio nel 1955 a seguito di una spedizione in quel tratto di mare, commissionata dal governo giapponese per capirne la reale pericolosità.
Ebbene, la nave oceanografica, l’equipaggio e gli scienziati a bordo sparirono senza lasciar traccia alcuna, il nome della nave era Kaiyo Maru n. 5.
Sulla scia di questi strani eventi si aprì una campagna di studi, promossa in maniera indipendente da numerosi scienziati.