Il Rover Curiosity ha ripreso le sue operazioni su Marte, tra domenica e lunedì ha mosso i suoi primi passi in autonomia raggiungendo un nuovo luogo dove potrà condurre nuove analisi.
Con la possibilità di muoversi in autonomia Curiosity accorcia i tempi in cui raggiungerà la sua destinazione: il monte Sharp, grazie ai due giorni di camminata in autonomia Curiosity ha raggiunto un luogo con una buona posizione per poter fotografare l’orizzonte e decidere i prossimi itinerari dove saranno eseguite nuove analisi.
Per camminare in autonomia il rover sceglie un percorso sicuro grazie al suo computer di bordo analizzando le immagini che raccoglie dall’esterno. Prima gli ordini arrivavano ai tecnici da Terra che studiavano le immagini e poi mandavano gli ordini relativi al movimento al Rover.
Curiosity si è così portato a 80 metri da Cooperstown, dove sono presenti molti possibili bersagli per il braccio di Curiosity che contiene una fotocamera a spettrometro già utilizzato per 4 giorni a settembre in un altro luogo chiamato Darwin, ma a Cooperstown il braccio sarà usato solo per un giorno.
Grazie alla brevità di questa tappa e grazie anche al movimento autonomo, Curiosity sta accelerando la sua marcia verso la sua destinazione finale: il monte Sharp.
Nel mese di luglio Curiosity ha iniziato un cammino di circa 8,6 km, a partire dalla zona in cui ha lavorato per la prima metà del 2013, un punto di ingresso al Monte Sharp.
Cooperstown si trova a circa un terzo del cammino. Il team ha utilizzato immagini dal NASA Mars Reconnaissance Orbiter per tracciare la rotta e scegliere alcuni punti di potenziale interesse lungo la strada tra Darwin e Cooperstown.
“Quello che ci interessa di questo sito è un affioramento di materiale stratificato visibile nelle immagini orbitali”, ha detto Kevin Lewis della Princeton University, che è stato un responsabile nella pianificazione delle attività di Cooperstown, “Vogliamo vedere come l’affioramento di strati a Cooperstown possa aiutarci a rapportare la geologia di Yellowknife Bay alla geologia del Monte Sharp”.
Curiosity ha camminato in completa autonomia per circa 50 metri domenica scorsa,ora, grazie alle immagine inviate da Curiosity lunedì scorso, gli scienziati decideranno quale è il luogo migliore per effettuare le rilevazioni.
Gli scienziati spiegano che per non perdere le informazioni sul territorio da un giorno all’altro le variabili chiave vengono archiviate nella memoria non volatile del robot, poiché la memoria volatile viene cancellate tutte le volte che il robot va in stand by alla sera, registrando le informazioni il robot può ripartire al mattino lì dove ha lasciato permettendo una programmazione più efficiente e serrata ai suoi “ingegneri guidatori”.
Una delle attività chiave in programma per la settimana del 4 novembre è il caricamento di una nuova versione del software di bordo, si tratterebbe del terzo aggiornamento, che consentono continui progressi nelle capacità del rover, la versione predisposta per l’upload la prossima settimana include, per esempio, proprio i miglioramenti sulle informazioni che il rover è in grado di memorizzare durante la notte per riprendere l’autonomia di guida il giorno successivo, inoltre si migliorerà anche la funzionalità del braccio robotico quando il rover si trova in pendenza. Per il team questo aggiornamento sarà cruciale quando Curiosity si troverà sul monte Sharp.