Il fenomeno della Fata Morgana è una forma complessa e insolita di miraggio che si può scorgere all’interno di una stretta fascia al di sopra dell’orizzonte.
Si tratta di un fenomeno frequentemente osservato nello Stretto di Messina, esso fa riferimento alla fata Morgana della mitologia celtica, che induceva nei marinai visioni di fantastici castelli in aria o in terra per attirarli e quindi condurli a morte.
Questo fenomeno distorce enormemente l’oggetto (o gli oggetti) su cui agisce il miraggio, tanto da renderli insoliti e irriconoscibili, può riguardare qualsiasi tipo di oggetti “distanti”, come isole, coste o barche. Il soggetto è mostrato in rapida evoluzione, in posizioni diverse da quelle originarie, in una visione che può passare senza soluzione di continuità dalla compressione all’allungamento.
Inoltre nelle regioni polari, la Fata Morgana può essere osservata nelle giornate relativamente fredde, al contrario nei deserti e sulle distese d’acqua il fenomeno si verifica più facilmente in giornate la cui temperatura è superiore alla media.
In particolari giornate, e in favorevoli condizioni meteo, chi guarda verso la Calabria vede la città di Messina come sospesa sulle acque dello stretto, viceversa chi dall’altra sponda guarda verso Messina, vede sospesa, per una illusione ottica, la città di Reggio.
La leggenda ampiamente diffusa in tutta l’area dello Stretto narra che durante le invasioni barbariche, in agosto, un re barbaro giunto a Reggio Calabria vedendo all’orizzonte la Sicilia si domandò come raggiungerla, quando una donna molto bella (la Fata Morgana) fece apparire l’isola a due passi dal re conquistatore che si gettò in acqua, convinto di potervi arrivare con un paio di bracciate, ma l’incanto si ruppe e lui morì affogato.