Il 5 maggio 2024, nella tranquilla località di Celle di Bulgheria, in provincia di Salerno, una fotografa professionista, Ida Anna G., ha catturato con il suo smartphone un’immagine che ha scatenato la curiosità degli appassionati di ufologia. Lo scatto, realizzato quasi per caso dal balcone della sua abitazione, mostrerebbe un misterioso oggetto volante non identificato (UFO).
La testimone, intenta a immortalare le condizioni meteorologiche per inviare le foto al suo fidanzato in arrivo da Sapri, ha scattato due immagini a pochi secondi di distanza. Nella prima fotografia, registrata alle ore 13:43:24, appare un oggetto dalla forma insolita sospeso nel cielo, mentre nella seconda, scattata cinque secondi dopo alle 13:43:29, l’oggetto è scomparso. La scoperta della presenza dell’anomalia è avvenuta solo successivamente, quando la fotografa ha riguardato gli scatti sul suo dispositivo, un Samsung Galaxy S22 Ultra.
Il caso ha rapidamente guadagnato popolarità sui social network, attirando l’attenzione del Centro Ufologico Mediterraneo (C.UFO.M.), che ha avviato un’indagine approfondita sulle immagini e sulla testimonianza di Ida Anna.
Le analisi del C.UFO.M.: un’immagine autentica e senza manipolazioni
Gli esperti del C.UFO.M. hanno esaminato attentamente i file originali per verificare la genuinità delle immagini e, dopo un’accurata analisi, hanno escluso qualsiasi tipo di manipolazione digitale. Gli EXIF data, ovvero i metadati della fotografia, risultano coerenti e non mostrano segni di alterazioni. Gli ufologi hanno inoltre verificato la distribuzione dei pixel, escludendo modifiche tramite software di editing.
Il C.UFO.M. ha quindi concluso che la fotografia è autentica e che l’oggetto immortalato è effettivamente presente nell’immagine. Tuttavia, la vera natura di questo oggetto rimane un mistero.
Dove è stato avvistato il misterioso oggetto?
L’oggetto è stato fotografato in direzione nord, verso il fiume Mingardo, mentre il Monte Bulgheria si trova sul lato opposto, a sud. La testimone ha dichiarato che l’oggetto si trovava piuttosto lontano da lei e, considerando la conformazione della vallata, ha stimato una quota di circa 250 metri dal suolo.
Ida Anna G. ha escluso categoricamente che potesse trattarsi di un drone o di un uccello. Ha infatti spiegato che, con la velocità di scatto della sua fotocamera (1/10.000 di secondo), un oggetto in movimento sarebbe risultato chiaro e nitido. Inoltre, la sua esperienza come fotografa le ha permesso di distinguere molte caratteristiche che renderebbero improbabile l’ipotesi di un volatile.
Le ipotesi scartate dagli esperti
Dopo aver escluso la possibilità di manipolazione digitale, il C.UFO.M. ha valutato diverse ipotesi per cercare di identificare l’oggetto immortalato nelle immagini. Tra queste:
- Aereo o velivolo umano: scartato poiché l’oggetto non presenta le caratteristiche tipiche di un aereo o di un elicottero.
- Drone: escluso perché, data la distanza stimata, avrebbe dovuto essere visibile in maniera più dettagliata, con eliche e luci di segnalazione ben riconoscibili. Inoltre, la testimone non ha udito alcun ronzio tipico dei droni.
- Uccello (Succiacapre o Merlo): l’ipotesi è stata analizzata attentamente. Il succiacapre, in particolare, è un volatile che ha una notevole apertura alare (54-60 cm) e un corpo affusolato che potrebbe assomigliare all’oggetto fotografato. Tuttavia, la velocità di scatto utilizzata avrebbe dovuto catturare dettagli del piumaggio, becco e occhi, che invece non risultano visibili nell’immagine.
- Insetto vicino all’obiettivo: considerata, ma scartata in quanto l’oggetto presenta una forma troppo grande e definita per essere un semplice insetto in primo piano.
- Fenomeno atmosferico o naturale: non sono stati individuati fenomeni meteorologici noti che possano giustificare l’anomalia.
Alla luce delle valutazioni condotte, il C.UFO.M. ha affermato che, fino a prova contraria, si tratta di un UFO (Oggetto Volante Non Identificato).
Un avvistamento senza precedenti o un fenomeno già noto a Celle di Bulgheria?
Il caso ha suscitato grande interesse tra gli abitanti del paese, specialmente tra coloro che ricordano episodi simili accaduti in passato. Alcuni residenti hanno raccontato che nel 1978 si verificò un’ondata di avvistamenti UFO nella zona, un periodo che, secondo gli esperti di ufologia, coincide con un’intensa attività ufologica a livello mondiale.
La madre della testimone e altre cinque persone, indipendentemente l’una dall’altra, hanno riferito di aver osservato nel 1978 una presunta navicella spaziale nei cieli sopra Celle di Bulgheria. Questo dettaglio ha colpito Ida Anna G., la quale non si aspettava che diverse persone, a distanza di tanti anni, ricordassero lo stesso avvistamento con dettagli così simili.
L’interesse per il caso è cresciuto al punto che molte persone del paese si sono recate nello studio fotografico della testimone per osservare direttamente le immagini originali sul suo smartphone.
Un mistero ancora irrisolto
Nonostante le numerose analisi e i confronti con altre immagini, il caso di Celle di Bulgheria rimane senza una spiegazione definitiva. Il C.UFO.M. continua a raccogliere testimonianze e a studiare il fenomeno, mantenendo aperte tutte le possibilità.
L’oggetto fotografato da Ida Anna G. resta un autentico enigma, un’anomalia che sfida le ipotesi convenzionali e che, almeno per ora, rientra a pieno titolo nella definizione di UFO.