Se si trattasse di un caso insabbiamento, diciamo che all’agenzia spaziale americana è un’operazione che è riuscita a metà, perchè ad essere sparite sono le foto ad alta definizione di quello che si pensa essere il “Black Knight Satellite”(Cavaliere Nero). Già, ma di cosa si tratta?
Come racconta John Keel nel suo libro “Disneyland of the Gods ”, nel 1960, agli albori dell’era spaziale, gli Stati Uniti rilevarono un oggetto sconosciuto in orbita attorno alla Terra, una prodezza tecnologica che nè l’America, nè l’Unione Sovietica sarebbero stati in grado di realizzare e come se non bastasse, l’oggetto era di dimensioni talmente grandi che, con la tecnologia missilistica allora a disposizione, era praticamente impossibile da mandare in orbita.
Poi cominciarono altre stranezze, gli operatori cominciarono a ricevere strani segnali in codice e uno di questi dichiarò di essere riuscito a decodificare una delle trasmissione, la quale sembrava corrispondere ad una mappa stellare.
La particolarità della mappa era che faceva riferimento alla configurazione astronomica del cielo visto dalla Terra di 13 mila anni fa e che aveva come punto di arrivo il sistema stellare di Izar, una stella doppia che si trova nella costellazione di Boote.
Il 3 settembre 1960, sette mesi dopo la scoperta del misterioso satellite, finalmente una telecamera di monitoraggio presso lo stabilimento della Grumman Aircraft Engineering Corporation di Long Island, scattò una fotografia dell’oggetto.
Secondo quanto dichiarato dai testimoni diretti, l’oggetto pareva essere di colore rosso incandescente e la sua orbita si muoveva in direzione est-ovest ad una velocità tre volte superiore a quella dei satelliti terrestri e il congresso degli Stati Uniti approntò anche una commissione di inchiesta, ma nulla di tutto ciò è mai stato reso pubblico.
Tre anni dopo, Gordon Cooper, il 15 maggio 1963 fu spedito in orbita a bordo della capsula Faith 7, nell’ambito della missione spaziale Mercury-Atlas 9.
Cooper orbitò intorno alla Terra per ben 22 volte, rimanendo in orbita nello spazio più a lungo dei cinque astronauti delle missioni precedenti messi insieme e al rientro dalla missione, l’astronauta statunitense dichiarò alla NBC che nel corso della sua ultima orbita, vide una gigantesca forma verde incandescente passare a grande velocità davanti alla sua caspula.
La NASA si affrettò a fornire una spiegazione ufficiale, secondo la quale un guasto elettrico aveva generato un aumento dei livelli di ossido di carbonio all’interno della capsula, provocando allucinazioni al pilota e in questo modo fu umiliato Cooper, uno dei pionieri del volo spaziale.
Dopo questo episodio, non si senti più parlare del “Black Knight Satellite” per lungo tempo, almeno fino al 1998, quando l’equipaggio della missione STS-88 scattò alcune immagini orbitali della Terra.
Nelle sei foto inviate dall’orbita, è possibile scorgere la sagoma di un oggetto che non sembra di origine terrestre anzi secondo alcuni, sarebbe la prova inequivocabile di un UFO in orbita attorno alla Terra.
Il misterioso oggetto potrebbe essere il famigerato “Black Knight Satellite”? E’ difficile dirlo, anche perchè non esistono spiegazioni ufficiali sulla natura dell’oggetto in orbita.
Le immagini in alta definizione sono rimaste online per oltre un anno e mezzo ma all’improvviso, le foto dell’oggetto sembrano essere sparite dal sito del Johnson Space Center senza nessuna motivazione valida infatti se si clicca sui vecchi link si scopre che le pagine di riferimento sono state praticamente cancellate.
Tanto è bastato da far gridare al complotto e all’insabbiamento, a dare l’allarme sono stati numerosi bloggers americani che registravano lo sconcerto di fronte alla decisione della NASA di cancellare le immagini.