Un team di ingegneri russi dalla città siberiana di Tomsk ha creato un impianto che trasforma la spazzatura ordinaria in benzina, l’impianto può essere caricato con tutti i rifiuti contenenti carbonio, e cioè mozziconi di sigarette, cenere, carta straccia, segatura, poi si preme un bottone e il cumulo di spazzatura sparisce dentro l’impianto.
I rifiuti vi vengono sminuzzati e poi trattati in un reattore speciale, dove dai composti ottenuti di carbonio e di idrogeno viene sintetizzata la benzina, l’impianto sperimentale può produrre fino a 200 litri di carburante all’ora.
Tutto dipende dal nostro desiderio, rassicura Serghej Zotov, progettista capo dello studio sperimentale.
“Possiamo modificare i parametri e cominciare a produrre un carburante più pesante, ad esempio, nafta o cherosene per aerei, per ottenere altri elementi, ad esempio alcol, basta semplicemente cambiare le regolazioni dell’impianto”, spiega Zotov.
Il costo di produzione del carburante è fantastico, e cioè 0,001 euro al litro, inoltre l’energia per il lavoro di questo impianto ci vuole soltanto all’atto di avviamento poi si alimenta da solo e a questo scopo in esso è inserita un’unità che genera energia.
Se un tale aggregato sarà installato in una casa d’abitazione, si può creare un ciclo chiuso di trasformazione di tutti i rifiuti in calore ed energia elettrica, dice Sergej Zotov:
“Tale impianto può essere piazzato nel sotterraneo di una casa d’abitazione dove trasformerà benissimo rifiuti domestici e il calore emesso durante le reazioni di ossidazione può essere usato per il riscaldamento dell’edificio”.
I ricercatori hanno iniziato a studiare questa tecnologia già all’inizio degli anni ’80 per poter usarla in caso di guerra nucleare quando diventerebbe impossibile estrarre e trasformare il petrolio, ma poi hanno deciso che tale tecnologia sarà molto utile anche ai tempi di pace.
E così dopo alcuni anni di lavoro è stato realizzato l’impianto AIST, una fonte alternativa di carburante sintetizzato.
Gli esperti sono rimasti sbalorditi quando hanno conosciuto il numero ottanico della benzina prodotta sull’impianto AIST, e cioè corrisponde allo standard Euro-5, è un carburante di extra e di superlux classe che adesso tale carburante viene usato forse solo nelle auto da corsa.
I partecipanti del progetto innovativo hanno deciso di testare il loro prodotto sulle proprie auto e tra un pò di tempo hanno cominciato a dimenticare dell’esistenza dei distributori di benzina poichè il loro impianto di laboratorio li rifornisce stabilmente di carburante.
I progettisti promettono di dimostrare fra un anno un modello industriale, se ne programmano alcune versioni: per grandi aziende, per case d’abitazione e mini-impianto mobile.