È ancora irrisolto il mistero della foresta a forma di svastica in Germania, la prima formazione di questo tipo fu osservata casualmente nella Germania orientale circa 20 anni fa da un giovane architetto impegnato nella ricerca di foto aeree per la progettazione dei sistemi di irrigazione.
Da allora, numerose sono state le foreste “a svastica” trovate in Germania ma non solo.
Nato a Brandeburgo, Ökoland Dederow fu dunque il primo a notare la loro formazione, ciò che l’uomo vide erano le due linee ad incrocio tipiche della simbologia nazista create da alcuni alberi gialli, dei larici, che si stagliavano nettamente all’interno di una foresta di pini.
Esattamente si trattava di 140 larici che emergevano chiaramente dalla fitta foresta, circondati da centinaia di alberi di pino, i larici, a differenza dei pini, cambiano colore in autunno, diventando prima gialli e poi marroni.
Difficile anche osservare il fenomeno, visto che esso può essere visto solo in un determinato periodo dell’anno e da una certa altezza, per questo è rimasto a lungo un mistero.
Diverse sono le ipotesi legate alla svastica fatta di alberi, Spiega AbcNews che un agricoltore locale sostiene di aver piantato gli alberi quando era bambino, su ordine di un guardaboschi che lo pagò pochi centesimi per ogni piantina messa nel terreno.
Altri hanno riferito che i larici furono piantati in quel modo come segno di fedeltà, dopo che un abitante del villaggio vicino era stato portato al campo di concentramento di Sachsenhausen dai nazisti perché aveva segretamente spiato il regime.
Secondo un’altra versione, sarebbe stato il leader nazista locale ad aver ordinato di piantare gli alberi in occasione del compleanno di Hitler, il governo tedesco, nel corso degli ultimi 20 anni, ha cercato più volte di eliminare la svastica di Brandeburgo, arrivando addirittura ad abbattere gli alberi, ma alla fine essi sono tornati ancora a crescere, nel 2000, furono segati altri 25 alberi.
Nel frattempo, le foreste a forma di svastica apparirono un pò ovunque, nella città tedesca di Wiesbaden-Naurod, ad esempio, numerose furono le voci riguardanti una svastica gigante durante l’era del nazional-socialismo, e di recente, nel 2006, il New York Times ha parlato della cosiddetta svastica avvistata a Eki Naryn, in Kirghizistan, vicino all’Himalaya.
In questo caso, ci sono teorie contrastanti, ma si sostiene che gli operai kirghisi siano stati obbligati a piantare la croce uncinata da un capo filonazista nel 1940, le foreste sono diventate così meta di pellegrinaggio per i gruppi neonazisti.