Attorno a Alfa del Centauro B la stella più vicina a noi in assoluto, che sta 4 anni luce, niente in campo astronomico, e che è anche molto simile al nostro Sole c’è un pianeta grande come la Terra, che però è anche un mondo infernale. La scoperta è stato fatta dal team europeo di astrofisici dell’Osservatorio di Ginevra, il migliore al mondo in questo campo, e il telescopio usato è quello dell’Osservatorio europeo in Cile, 3.6 metri di apertura e specializzato per queste ricerche.
Per giungere a questa conclusione il gruppo guidato da Xavier Dumusque ha impiegato 4 anni di osservazioni, misure e controlli delicatissimi, la scoperta è molto promettente soprattutto per la vicinanza a noi della stella madre e quindi alla relativa facilità di studiarla rispetto ad altre, tanto che gli scienziati affermano che hanno buone speranze di trovare altri pianeti da quelle parti, un sistema planetario insomma, e magari anche “un pianeta nella zona abitabile attorno alla stella” , come ha detto Dumusque, in altre parole non troppo vicino da bollire né troppo lontano da ghiacciare.
La vera notizia alla fin fine è questa, dato che dal 1995, quando questo stesso gruppo trovò il primo dei pianeti al di fuori del sistema solare, ne abbiamo trovati a centinaia , di sicuri circa 800 oggi e a fine anno probabilmente arriveremo a 1000, ma questo è molto interessante proprio perché è sul pianerottolo di casa, dato che la nostra Galassia ha un’estensione di 100.000 anni luce almeno e contiene miliardi di stelle e Alfa del Centauro è, come detto, a soli 4 anni luce rendendo più semplici osservazioni e misure che sono lunghe e difficilissime.
Questo pianeta stà a soli 6 milioni di chilometri dalla sua stella, contro i 150 che dista la Terra dal Sole, ha quindi una temperatura di almeno 1500 gradi, quasi la temperatura di una stella “fredda”, e compie un’orbita completa, il suo anno, in soli 3 dei nostri giorni, un mondo velocissimo quindi, incandescente e, se mai fosse solido, ricoperto di lava incandescente.
Data la sua vicinanza ad Alfa del Centauro B, che è solo di poco più piccola del Sole, vedrebbe nel suo cielo durante il giorno non un piccolo disco luminoso come noi, ma una specie di fornace che ne occupa circa un sesto inoltre un’ulteriore complicazione è data dal fatto che il sistema stellare è triplo, sono insomma tre stelle molto vicine fra loro che ruotano una attorno all’altra. Nel “giorno” di questo nuovo pianeta quindi oltre a un “sole” sfolgorante che riempie buona parte del cielo ce ne sarebbe almeno un altro come il nostro e uno assai più debole, date le relative distanze.
E’ bene ricordare che questi pianeti, per il momento, non si vedono direttamente, ma se ne intuisce la presenza dal comportamento della luce che proviene dalle stelle che li ospitano.