Il gigantesco asteroide Toutatis, che passerà vicino alla Terra nella notte tra l’11 e il 12 dicembre, è giunto accompagnato all’appuntamento con la Terra.
Infatti oltre ad un’asteroide già noto agli scienziati e molto più piccolo di Toutatis, che si chiama 2009 BS5 e misura circa 15 metri, ne è stato scoperto un’altro proprio ieri, ribattezzato 2012 XE54 che ha un diametro di 36 metri.
Fin qui nulla di interessante, vista la frequenza delle scoperte di nuovi piccoli oggetti e la loro abbondanza nello spazio, quello che è più interessante è che il nuovo oggetto 2012 XE54 passerà più vicino della Luna, una distanza considerata abbastanza vicina rispetto alla norma.
Gli scienziati non sono invece affatto preoccupati per 4179 Toutatis, un’asteroide noto da tempo e dalle dimensioni di tutto rispetto, è infatti lungo circa 4,46 km e largo 2,4 km, ed è uno dei più grandi asteroidi che si avvicina alla Terra, nel suo caso ogni 4 anni alla Terra.
Il piccolo 2009 BS5 invece passa vicino alla Terra ogni 2 anni e tornerà a farci visita nel dicembre del 2014.
Toutatis è stato scoperto nel 1992 e sarà oggetto di diversi tentativi di fotografarlo con alcuni dei grandi radiotelescopi del mondo, tra cui quello di Goldstone e quello di Arecibo.
Ma solo un’astronomo potrebbe considerare il suo massimo avvicinamento davvero “vicino” e da qui forse l’ingiustificata preoccupazione di molti lettori.
Quando la roccia spaziale dalla strana forma irregolare (patata o arachide, a voi la scelta) si avvicinerà alla sua minima distanza dalla Terra, si troverà infatti soltanto a 6,9 milioni di km di distanza da noi, qualcosa come 18 volte la distanza tra la Terra alla Luna.
Gli astronomi attendono con ansia Toutatis perchè se si riuscisse a scrutare la sua superficie sarebbe possibile capire la sua composizione chimica.
Poiché gli asteroidi sono gli oggetti più antichi del sistema solare, questa misurazione servirebbe a comprendere meglio le origini del nostro sistema solare.
Cosa succederebbe se un asteroide come Toutatis cadesse sulla Terra?
Date le sue dimensioni, molto probabilmente raggiungerebbe il suolo impattandolo a fortissima velocità e a parte i danni locali, paragonabili a molte testate nucleari, l’impatto alzerebbe nell’atmosfera terrestre un’enorme quantità di polveri, tali da riflettere i raggi solari e far abbassare la temperatura media del pianeta per molti anni.
L’asteroide che si pensa abbia causato l’estinzione dei dinosauri è stato stimato tra i 5 e i 15 chilometri di diametro.