I telescopi a raggi X NuStar e Chandra nell’orbitra terrestre hanno immortalato un suggestivo fenomeno che sta provocando fermento tra i religiosi.
Una mano aperta, dal colore bluastro, protesa verso una polvere rossa di stelle.
Questo è quello che si sono trovati di fronte gli scienziati che ricevevano le immagini scattate da NuStar, il telescopio della Nasa in orbita da un anno e mezzo sul satellite Chandra per raccogliere informazioni sui buchi neri, che ha catturato l’aspetto incredibile di una stella morta, quel che rimane tra polveri e gas dell’esplosione del corpo celeste, che sembra appunto una mano aperta.
E’ una nebulosa distante 17 mila km dalla Terra e vecchia 1.700 anni, chiamata “mano di Dio” dai tecnici della Nasa. Il fenomeno era già stato fotografato dal telescopio orbitante a raggi X Chandra qualche anno fa, ma in questi giorni ha fatto il giro del mondo la nuova immagine, molto più luminosa e dettagliata.
Esso è dato da una pulsar, ossia una stella di neutroni che scarica la sua energia nell’universo, girando vorticosamente. Hongjun An della McGill University di Montreal, in Canada, ha dichiarato, nel comunicato diffuso dalla missione Nustar, “Non sappiamo se la forma della mano sia un’illusione ottica”.