La piccola Laika è stata il primo essere vivente a essere mandato nello spazio, era infatti il 3 novembre del 1957 quando la piccola cagnetta di tre anni fu lanciata a bordo della capsula spaziale Sputnik 2 dal Cosmodromo di Bajkonur alle 2:30 per compiere 2.570 orbite intorno alla Terra per poi bruciare mesi dopo nel rientro nell’atmosfera.
La capsula era attrezzata per il supporto vitale e cioè acqua e cibo ma purtroppo quel viaggio non prevedeva il rientro e Laika sopravvisse appena tra le 5 e le 7 ore dopo il decollo uccisa dagli sbalzi di temperatura oltre dal terrore che avrà provato dato che era al massimo dell’emozione, l’elettrocardiogramma infatti segnava aritmie, scompensi e accelerazioni incontrollabili, un’esperimento crudele anche se per alcuni inevitabile avendo così gettato le basi per l’esplorazione umana del cosmo.
La missione di Laika non fu l’ultima di un animale nello spazio, dopo di lei altri cani furono lanciati a bordo di satelliti, ma solo il 20 agosto 1960 le cagne Belka e Strelka furono le prime a rientrare sane e salve a terra da una missione spaziale a bordo del satellite Sputnik 5.
Laika non fu la sola quattro zampe selezionata e addestrata per questa impresa, oltre a lei erano state scelte anche Muschka e Albina, la prima usata nella fase di preparazione al lancio per testare i parametri vitali nella capsula, la seconda come sostituta di Laika in caso di necessità.
Le cagnoline, inutile a dirlo, sono state soggette un addestramento a dir poco brutale: prima chiuse per 20 giorni in gabbie molto strette per abituarsi a spazi ridotti poi sottoposte a test ancora più invasivi, giorni che causano loro indicibili sofferenze tanto da portare Laika, scelta per la sua dolcezza e mansuetudine, ad avere dei forti attacchi di rabbia.
Per molti la piccola Laika è morta subito dopo il lancio poiché solo dopo sette ore dallo stesso le batterie del supporto vitale che riforniva l’abitacolo di aria si sono esaurite, mentre per altri è sopravvissuta per almeno 10 giorni o che si sia disintegrata nell’atmosfera.
Certo, Laika ha ottenuto un posto invidiabile nella storia spaziale, ma, a differenza degli astronauti sovietici e americani che potevano scegliere di mettere la loro vita a rischio, Laika non ha avuto la possibilità di farlo, l’umanità, però, non la dimenticherà mai.
La piccola Laika, terrorizzata e impaurita, non immaginava cosa le stesse per fare l’uomo di cui si fidava!