Un recente studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Yale ha rivelato la possibile presenza di un buco nero supermassiccio dormiente in fuga dalla sua galassia. Sebbene gli astronomi abbiano già individuato numerosi esempi di buchi neri espulsi dalle loro galassie, questa scoperta potrebbe fornire una prova convincente del processo di espulsione dei buchi neri dalle loro galassie, se confermata.
Il buco nero in questione è completamente invisibile, poiché è inattivo e privo di materia in caduta al suo interno, che è la caratteristica distintiva dei buchi neri attivi. Tuttavia, i ricercatori hanno osservato una scia luminosa di stelle in formazione, che suggerisce che il passaggio del buco nero abbia causato l’aggregazione del gas intergalattico, surriscaldandolo e generando la formazione stellare.
L’oggetto misterioso è stato scoperto casualmente dai ricercatori mentre stavano analizzando le immagini di una galassia nana fotografata dal telescopio spaziale Hubble della NASA e dell’ESA. La galassia in questione si trova ad una distanza di 7,5 miliardi di anni luce e il buco nero dormiente viaggia nello spazio alla velocità di 1.600 chilometri al secondo da circa 39 milioni di anni. L’evento che ha causato l’espulsione del buco nero potrebbe essere stato una fusione di due galassie, che ha portato alla formazione di due buchi neri che giravano uno intorno all’altro. L’arrivo di un terzo buco nero proveniente da una terza galassia avrebbe poi destabilizzato il sistema, causando l’espulsione del buco nero dormiente.
La scoperta di questo buco nero espulso potrebbe fornire importanti informazioni sui processi di formazione e coevoluzione delle galassie e dei buchi neri supermassicci. Inoltre, potrebbe rappresentare un esempio unico di come i buchi neri possano influenzare la formazione stellare, anche quando non sono attivi. I ricercatori sono entusiasti di continuare le osservazioni e le analisi per confermare la presenza del buco nero e per cercare altri esempi simili, scovati grazie alla stessa tecnica.
In sintesi, la scoperta di un buco nero supermassiccio dormiente in fuga dalla sua galassia fornisce nuovi spunti di ricerca sulla coevoluzione di galassie e buchi neri e sull’influenza dei buchi neri sulla formazione stellare. L’importanza di questo risultato è confermata dalla necessità di approfondire le osservazioni e le analisi per confermare la presenza del buco nero e per trovare altri casi simili.