Mark Christopher Lee, ufologo britannico e ospite frequente su NubTv, ha recentemente proposto una teoria audace che potrebbe riscrivere la nostra comprensione dell’antica civiltà egiziana. Secondo Lee, potrebbero esserci legami tra gli antichi Egizi e la costellazione di Orione, legami che vanno oltre le semplici coincidenze astronomiche. Questa teoria si basa sull’allineamento delle Grandi Piramidi di Giza con le stelle di Orione, suggerendo che la Sfinge possa celare sotto di sé una biblioteca aliena, costruita da un’intelligenza superiore quasi 10mila anni fa.
Questa suggestiva ipotesi si inserisce in un contesto più ampio di teorie che mescolano archeologia e ufologia, spesso al confine tra la ricerca scientifica e la fantasia. Nonostante la mancanza di evidenze concrete e nessi logici che la legano alla storia e all’archeologia ufficiale, l’idea ha suscitato un ampio interesse. Risale agli anni ’30 del XX secolo la prima menzione di una possibile “sala dei Registri” sotto la Sfinge, teorizzata dal chiaroveggente americano Edgar Cayce. Cayce credeva che tale sala contenesse documenti provenienti dalla mitica Atlantide, aggiungendo un ulteriore strato di mistero all’ipotesi.
Tuttavia, le esplorazioni archeologiche effettuate nella zona della Sfinge, compresa una significativa nel 1999, non hanno trovato prove a sostegno delle teorie di Cayce o di Lee. Queste indagini hanno utilizzato tecniche avanzate come la scansione del terreno e l’analisi radar, ma non hanno rivelato alcuna struttura o camera nascosta che potesse corrispondere alla descrizione della “sala dei Registri”.
Nonostante le evidenze contrarie, l’idea di un antico deposito di conoscenza aliena rimane affascinante per molti. Alcuni studiosi suggeriscono che l’antico Egitto, con la sua storia ricca di simbolismi e costruzioni ingegnose, possa aver racchiuso conoscenze perdute o incomprensibili per la nostra scienza moderna. La persistenza di queste teorie nel tempo dimostra come l’umanità sia continuamente affascinata dal mistero e dall’ignoto, in particolare quando si tratta di civiltà antiche e delle loro possibili connessioni con fenomeni extraterrestri.
In attesa di nuove scoperte e ricerche, la teoria di una biblioteca aliena sotto la Sfinge continua a stimolare l’immaginazione collettiva. Ciò ci ricorda come la storia possa essere non solo un racconto di fatti concreti, ma anche un fertile terreno per miti, leggende e ipotesi audaci che sfidano i confini della nostra conoscenza.